"L'assenza di regole non è una garanzia di libertà e per questo devono essere formulate delle norme, anche per difendere i soggetti più vulnerabili". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, aprendo il convegno 'Verso una costituzione per internet?'
Così da Ansa.
E, come ogni volta che è stata fatta questa premessa, si vuole costruire una nuova costituzione partendo da zero.
No. I diritti e doveri della vita reale, conquistati dai popoli in secoli, si applicano anche sul web e non vanno riscritti e riaffermati da zero. Sarebbe un errore catastrofico, perchè si creerebbe un sistema giuridico parallelo a quello della vita non digitale, diciamo cosi'.
Facile dire: riscrivamo tutto.
Così non ci sarebbero principi da rispettare, sentenze di tribunali, e soprattutto si possono riscrivere poteri e attribuzioni.
No. Basta. E' ora di smetterla di dire che il web non ha regole.
Oltre a quelle esistenti, ne sono già state scritte veramente tante specifiche per il web.
E' ora di conoscerle, invece di ignorarle e dire che non ci sono.
So benissimo che il Marco Civil (in bozza) è stato applaudito da Tim Berners Lee, ma stiamo parlando di una nazione dove il diritto non viene ancora usato come in Italia per creare posizioni di potere.
Ma nessuno si rende conto che l'apertura della rete, la net neutrality, e tanti altri principi, sono già considerati dalle norme vigenti ? Il divieto di concorrenza sleale, di abuso di posizione dominante ?
Non è piuttosto il caso di aprire i vecchi principi e ampliare le tutele di un libero mercato che oggi non è libero ?
Ecco il comunicato di Laura Boldrini che, ad onor del vero, non parla qui di assenza di regole:
Boldrini, alla Camera commissione di studio sulla Rete per elaborare un “Internet Bill of Rights” italiano ed europeo
Una commissione di studio sulla Rete, sui diritti e i doveri dei cittadini nell'età digitale, che elabori i contenuti di un "Internet Bill of Rights" a livello italiano ed europeo. E' questa la proposta lanciata dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, a conclusione del convegno che Montecitorio ha dedicato oggi al tema con la partecipazione di esperti italiani ed internazionali.
Del gruppo di lavoro la Presidente Boldrini chiamerà nei prossimi giorni a far parte i presidenti delle Commissioni competenti, i deputati attivi sui temi dell'innovazione tecnologica, studiosi, operatori del settore, associazioni. Le proposte dovranno essere messe a punto in un percorso di partecipazione e coinvolgimento dell'opinione pubblica, anche sul modello di quanto è stato fatto in Brasile per arrivare all'approvazione, due mesi fa, del "Marco Civil" per Internet, la legge-quadro che fissa i principi in materia di diritto d'accesso, tutela della privacy, neutralità della rete, libertà di espressione.
Le conclusioni del lavoro della commissione, oltre ad essere messe a disposizione degli organi parlamentari, verranno offerte al governo e presentate - nell'ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea - alla conferenza interparlamentare sui diritti fondamentali che si terrà in autunno alla Camera, e che vedrà la partecipazione dei Parlamenti di tutti e 28 gli Stati membri dell'Ue.