Cosa si può dire di positivo di questo testo ?
Solo che sembra non applicarsi direttamente ai blog.
Per tutto il resto è un bavaglio alla stampa italiana, e non ce n'è bisogno proprio ora.
Come chiamare una legge che espressamente sbilancia le tutele per le asserite vittime senza promuovere una maggiore libertà per le informazioni corrette ?
Il cancro di questo progetto di legge sta nella mancanza di limite alle richieste di risarcimento, all'obbligo di rettifica senza commenti, all'obbligo di rivelare la fonte (pazzia).
Questa classe politica, ben attenta a non risolvere la crisi e a non migliorare gli strumenti di esercizio della democrazia, continua a raccontare che senza di loro non ci sono alternative.
Sembrano ricatti quotidiani. Poi non sanno nemmeno migliorare una legge senza preferire meccanismi formali a quelli sostanziali.
Una legge che non promuove nè un popolo, nè un settore, che aumenta le competenze agcom a media audio e video anche oltre i telegiornali. Sì a tutti i media audio e video, ovunque siano. Anche nei talk show, nei reality o su youtube o soundcloud.
Hanno persino imposto ai giornalisti della carta stampata di rivelare la fonte !
E per la stampa non periodica ce n'è pure.
Pare che nessuno l'abbia letta. L'odg tace per ora. I giornalisti nulla. I blog contenti che apparentemente non si applica a loro, e allora silenzio.
Non sono leggi necessarie, non sono opportune in questa forma e in questo momento, non migliorano la qualità della informazione e estende i poteri di agcom dai soli tele e radiogiornali a tutti i video e audio.
E' una legge illiberale non democratica, e non protesta nessuno oltre il m5s.
Non dimenticate li criteri per peggiorare la quantificazione del danno, senza limiti, oltre che l'ingiuria e la diffamazione online e con facebook. Aggravata. Bravi.