Da Wikipedia: "Native advertising è un metodo pubblicitario contestuale che ibrida contenuti e annunci pubblicitari all'interno del contesto editoriale dove essi vengono posizionati. È per certi versi simile al Pubbliredazionale nel senso che maschera contenuti pubblicitari come articoli editoriali.[1]"
Cosa significa ?
^ Per molti motivi i banner vengono visti poco. Sia perchè concorrono in competizione con il testo e i link del sito che li ospitano, sia, secondo me, per il divieto di cliccare sui banner del proprio sito, che porta a non cliccare nessun banner.
E se i banner rendono poco ?
Resta il publiredazionale, un articolo che fa pubblicita'. Va messo in modo manifesto, non equivoco, per rendere trasparenti gli interessi.
^ Una nuova forma è però inserire un messaggio pubblicitario, normalmente senza grafica propria, all'interno del testo, perchè non sia riconoscibile a colpo d'occhio (banner blindness).
Potrebbe quindi, per definizione, essere pubblicità occulta in quanto anche graficamente deve distinguersi dal contenuto editoriale. Non è detto, ma la finalità che persegue è quella di "non apparire troppo".
Meglio sarebbe lasciare l'area distinta graficamente, sia pur posizionata all'interno del contenuto, così come si fa per il product placement.
^ Tutto sommato affronta il problema dei banner posizionati su un sito sulla base dell'interesse del cliente, e non per i temi trattati sulla pagina.
Attenzione anche agli aspetti di concorrenza sleale, proprio se i contenuti promozionali occulti contrastano con il contenuto della pagina.
Escluse queste criticita', può essere un modo valido per portare la pubblicità che interessa a chi visita un sito.