"Salute e attività fisica: sensori dedicati ci permettono di essere più consapevoli della nostra inattività fisica.
Ma anche strumenti per misurare quanto tempo stiamo al computer."
Così Luca Conti.
L'idea è che i dati della salute possano finire ugualmente su tanti servizi online per offrirci consigli e cure. Come se andando da 5 medici diversi portassimo a loro tutti i nostri esami, già catalogati, per sentire cosa ne pensano.
Io ne ho sentito parlare in modo diverso.
L'idea di open data proposta dall'ottimo Luca Conti è una idea di dati interscambiabili tra le mie applicazioni e miei dispositivi.
Altri (docracy) invece parlano di open data personali riferendosi alla possibilità di uno standard per imporre ai motori di ricerca e social network i nostri dati che tutti devono conoscere, se lo vogliamo.
Come facciamo a far sapere a Google local o a Facebook che il nostro numero di telefono è cambiato ? Dobbiamo andare in ogni servizio e aggiornarlo.
I personal open data sarebbero quindi, secondo questa seconda definizione, dati personali che noi vogliamo siano open e usati da tutti nel mondo.