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Dante rallenta perche' si sente al centro dell'attenzione delle anime del purgatorio che si accorgono che ha un corpo che fa ombra, non e' solo anima come loro, senza ombre. Virgilio lo redarguisce per ricordargli di andare avanti, spiegandogli che l'ascoltar i bisbiglii non fa altro che indebolire l'azione. Ecco cosa ne penserebbe oggi Dante dei social network... Il commento del Guerrini. ps: perdoni il lettore l'ardire nel titolar: "Il ruolo dei social network secondo Dante Alighieri" ... :-)
"Comunque sia di tutto questo, il Poeta che, viaggiatore curioso ed intelligente, si fermava o rallentava il passo per vedere o per ascoltare, è rimbrottato secondo il solito dal Maestro, il quale voleva far presto a compiere la sua missione:
E non è da notare qui altro che alcuni comentatori, Benvenuto da Imola per es., attribuiscono a questo passo un senso recondito di allegoria morale, poichè Virgilio redarguirebbe qui Dante di vanità e lo inciterebbe a maggior modestia, il che mi par troppo voler cercare sensi riposti dove facilmente non ce ne sono. Il terzetto della torre che non crolla è diventato oramai uno di quei luoghi comuni per indicare la fortezza e la costanza, che non occorre insisterci, se non per ricordare che le alte torri, percosse da un vento forte, trepidano, oscillano e crollano il capo in modo misurabile e misurato dagli strumenti. Ma questo al tempo di Dante non si sapeva.
21.09.2012 Spataro
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