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Cassazione I civile del 28 maggio 2012, n.8451 RITENUTO IN FATTO Con ricorso ex art. 152 del Dlgs 196/03, F..B. chiedeva accertarsi l’illecito trattamento del suoi dati personali e la violazione del segreto bancario da parte della Alfa spa avvenuto con l’invio della missiva datata 3/5/2006 alla genitrice G.I. la quale, in ragione della intervenuta conoscenza della grave esposizione debitoria del figlio, avrebbe revocato la decisione di donargli l’immobile sito in (OMISSIS); MOTIVI DELLA DECISIONE Il ricorrente con il primo motivo di ricorso sostiene, deducendo il vizio di violazione di legge, che, risultando provato il comportamento illecito della banca, era onere di questa, in osservanza dell’art. 15 della legge sulla privacy, che richiama l’art. 2050 c.c., fornire la prova che non si era verificato alcun danno in capo ad esso ricorrente, dovendo il danno stesso considerarsi in re ipsa.
09.08.2012 Spataro
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