Dal sito:
Cinquantacinque autori, tutti noti e importanti, hanno dato le loro foto per mettere in scena una provocazione, che vuole far parlare seriamente dei limiti che la legge sulla privacy pone al lavoro dei fotografi.
Quando le generazioni future andranno a cercare immagini del modo di vivere di questo periodo storico non ne troveranno.
E’ il più grave danno che la psicosi della privacy sta arrecando al modo di fotografare dei nostri giorni, inducendo nella massa un modo di pensare completamente fuorviante.
Questa mostra, vuole essere una dichiarazione di coscienza su quello che sta accadendo e che causa danni irreversibili alla documentazione iconografica dei nostri tempi. La mostra nata da un’idea di Gabriele Caproni, curata da Giovanna Calvenzi e Renata Ferri, photoeditor e membri del GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale) e prodotta dal Circolo Fotocine Garfagnana, verrà esposta a partire da venerdì 20 aprile presso la GALLERIA FIAF, via Pietro Santarosa 7, Torino (orari: dal lunedì al venerdì ore 9,30 – 17,30 – aperture sabato e festivi: vedere aggiornamenti sul sito www.galleriafiaf.org)
Contemporaneamente nel corridoio principale di Palazzo Nuovo, sede delle Facoltà Umanistiche dell'Università di Torino, verranno allestiti una serie di pannelli che presentano e forniscono indicazioni sulla mostra e rimandano alla conferenza dibattito che si terrà presso la storica sede del Circolo della Stampa, corso Stati Uniti 27, Torino, venerdì 11 maggio ore 14,00.
L'evento, che si collocanel ciclo delle testimonianze svoltesi per il corso di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione tenuto dall’avv. prof. Salvo Dell’Arteè realizzato dall’ Università degli Studi di Torino, dall'Ordine dei Giornalisti del Piemonte e dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.