Dall'anonima alcolisti ai giocatori anonimi: i singoli si difendono dallo Stato, quello con la S maiuscola.
Un ministro ha provato a parlare di fare gestire solo ai Monopoli le scommesse. Ha rischiato la sfiducia perchè aveva parlato anche di televisione e di cattiva politica. Che scorretto.
La normativa attuale sta distruggendo le persone più deboli di questa nostra Italia.
Di recente vediamo la pubblicità dei giochi in televisione. Una follia.
E' stato impedito agli italiani di giocare con i giochi all'estero, filtrandone l'accesso. Nessuno si è lamentato.
I maggiori gestori italiani sono privati: guadagnano, e sul pagamento del dovuto allo Stato c'è una polemica aperta, non sopita, non risolta. Pare che molti non pagano il dovuto.
Le famiglie si disfano.
Siamo però tutti ben pensanti, ma ci diamo poco da fare.
Quindi meglio goderci la tv, accettare che la pubblicità venga vista come naturale, normale, da tutti, anche dai nostri figli. E poi pazienza se c'è qualcuno debole.
Studi hanno verificato che alcuni sono più portati a giocarsi tutto, anche quello che non hanno, distruggendo i familiari che restano nelle mani degli strozzini e di chi fa valere le loro ragioni.
Uno Stato che fa della lotta all'evasione dovrebbe anche fare qualcosa per promuovere comportamenti virtuosi, non le scommesse.
Nessuno di noi è perfetto. Ma che in questo settore ci sia qualcosa che sporca tutti, è evidente.
Dalle tragedie si può imparare. Al link indicato vediamo che gli ex giocatori sanno di non poter vincere una volta per sempre il loro male, ma che devono combattere ogni giorno: altrimenti ricadranno appena crederanno di esserne usciti.
Questa è una bella lezione. E aiuta a tenere alto l'allarme.
Parlano. E con metodo fanno. C'è da imparare da loro.
I siti online per iniziare a giocare offrono in regalo anche centinaia di euro. Non è solo impresa. E' sfruttamento dei più deboli. Dovrebbe schifarci tutti.