In queste ultime 24 ore è comparso in rete un documento a firma del costituzionalista Onida che riconoscerebbe ad Agcom il potere di interdire l'accesso a server dediti alla pirateria all'estero.
Si tratta di quei famosi pareri pro veritate, che per l'autorevolezza dell'autore si vogliono ritenere di solito più autorevoli degli autorevoli scritti in materia, perchè qualcuno dice chiaramente perchè una certa cosa si può fare o meno.
Il prof. Onida è chiarissimo nel suo testo. Esistono tante norme che conosce benissimo e meglio del sottoscritto.
Le cita e io, da ignorante, sono andato a controllarle.
Io però non condivido il citare parti di leggi, parti di articoli, singoli commi, estraendoli dal loro contesto per porli un contesto nuovo, plausibile, non scritto da nessuno ma frutto di costruzione interpretativa. Anche perchè gli altri commi si pongono in un contesto limitativo, non estensivo.
Come già altri (Scialdone @marcoscialdone ) prima di me hanno scritto, il parere riconosce che non c'è una legge che attribuisca un potere così come viene specificato.
Avrei voluto aggiungere qualcosa. In effetti Scialdone dice la cosa più importante: Onida non ha risposto alle obiezioni della rete, anzi, ha confermato che non vi è qualcosa di scritto ma che bisogna interpretare per attribuire questo potere all'Agcom.
E l'interpretazione non è la fonte del potere degli organi dello Stato.