Mi segnalano da twitter, l'infaticabile @LucioCincinnato, l'ennesimo scritto a favore dell'open source nella P.a.
Non sono nè pro nè contro, almeno in questo momento.
Parliamo dei fatti.
Software "di marca": windows e office.
Viene venduto ad un prezzo non contenuto, gli aggiornamenti sono periodici ed a distanza tramite gli aggiornamenti rilasciati a livello mondiale. Non è molto personalizzabile. Assistenza: all'installazione.
Non si sa come funzionano. Il codice è protetto. L'assistenza funziona, è un colosso.
Sicurezza: la società risponde, anche se non ho mai sentito risarcire danni.
Non viene venduto: è gratis. L'assistenza è periodica, tramite aggiornamenti del software, ed è personalizzabile.
Si sa come funziona: il codice è aperto. L'assistenza funziona se i tecnici incaricati sanno customizzare e risolvere i problemi.
Sicurezza: tutti conoscono le vulnerabilità e devono aggiornare il software.
Non si tratta di non spendere. Forse, ma non sono convinto, si spende meno nel software open source, ma soprattutto si danno soldi alle persone che lavorano nel territorio, promuovendone le competenze.
La gestione degli aggiornamenti è centrale, per patchare i problemi di sicurezza che sono noti in tutto il mondo. Quindi a monte deve esserci una gestione dei dati e degli accessi più attenta.
Che significa stimolare l'attenzione delle P.A. al tema del dove stanno i dati, come sono backuppati, chi li gestisce.
Con fornitori italiani è possibile avere soluzioni intermedie e tutta quella sicurezza commerciale che il software open source ancora non da', nell'emotività di tutti. Ma soprattutto commercialmente non si vende.
Io uso windows per il multimedia. Linux per il lavoro quotidiano. Mac nel tempo libero. Ognuno fa qualcosa meglio e qualcosa peggio.
La legge sulla trasparenza amministrativa è legge vecchia. La adoravo prima delle tante riforme.
Comunque esprime un principio che spesso si dimentica: voglio sapere come funziona. Non voglio garanzie contrattuali sui risultati, voglio anche sapere come funziona.
Se poi, mentre pago il lavoro di qualcuno, promuovo un distretto di tecnici sul territorio, questo è certamente un successo.
La coesione dei due modelli dovrebbe essere la regola, ma le p.a. preferiscono grosse e solide strutture piuttosto che brave ma piccole aziende.
Poi chi lo dice alla stampa che li abbiamo scelti male i piccoli ?
Potrebbero essere corruttibili. Strani pensieri.
Ma se i dati della p.a. fossero aperti, oltre che utilizzati con software open source, non dovremmo nemmeno avere preoccupazioni diverse da quelle ordinarie.
Nel frattempo si pensa. Si progetta. Si riflette.
Ma chi usa software open source ha più entusiasmo nell'usarlo.
Non chiedetemi perche': ho qualche idea. Comunque è un dato di fatto.
Nella foto: una finestra aperta. Con le scarpe a vista. Trasparenza involontaria