Londra 2012: i giochi olimpici arrivano.
Il comitato organizzatore pensa ai contratti televisivi e a tutti i contratti di sfruttamente dell'evento.
Il fatto quotidiano annuncia la chiusura del comitato organizzatore che aveva annunciato che sarebbero stati i primi giochi su twitter.
Il comitato organizzatore effettivamente diffonderà informazioni a iosa. Ma nega al personale che ha accesso alla struttura il diritto di diffondere foto, video, posizione, eccetera eccetera.
Il fatto quotidiano lamenta questa scelta.
Io parlerei più di difficoltà di gestire il controllo di questa scelta.
Lungi dall'essere una scelta sbagliata, forse è da ripensare sotto taluni aspetti di comunicazione.
Certo si deve impedire a persone non accreditate di parlare dei giochi in modo non ufficiale.
Oppure di distribuire immagini e video in concorrenza con i media televisivi.
Diciamolo chiaro e tondo: non si tratta di vietare gli smartphone in una nazione, ma in un evento privato di interesse pubblico.
Siamo certamente in un momento di passggio. E le riflessioni sugli istituti giuridici fanno fatica a stare dietro alle vecchie libertà divenute nuove in quanto digitali.
De minimis non curat lex. Certo. Ma se milioni di minimis usano la stessa piattaforma, diventano altro.
Abbiamo sempre parlato al bar della squadra di calcio. Ma se ci dessero un microfono ?
Dipende da quanti ci ascoltano. Dipende da quanto diciamo di nostro. Dipende da quanto ci potrebbe costare citare altri.
Dipende. Non si può affermare una regola che prevale su tutte le altre.
Nè in una direzione, nè nell'altra.
Su Legalgeek indicizziamo queste policies.
Al link sotto indicato la policy ufficiale in inglese