Non abbiamo ancora potuto leggere tutto il testo della consultazione, ma il regolamento l'abbiamo letto, anche se solo due volte.
Quindi, potrei sbagliarmi. Ma sarebbe interessante sentire cosa ne pensano gli altri.
1) esclusi i siti non commerciali o senza lucro. Quindi se hai una qualsiasi pubblicita', ci sei dentro
2) si applica quando non ricorrono ALCUNE previsioni degli artt. 65 e 70 lda. Avete capito bene, altro che fair use, vengono ridotti gli utilizzi liberi previsti per legge, e si ignorano eventuali altre leggi in materia.
3) giornali esentati dalla normativa
4) escluse le comunicazioni personali.
5) segnalazione all'autorità o al gestore. Se entro 4 giorni non provvede, l'interessato chiede entro 7 giorni all'autorità di intervenire. 4 giorni per rispondere all'autorita'
6) il titolare, se informato, può chiedere di mettere online il contenuto
7) l'autorità notifica
8) adeguamento spontaneo entro 10 giorni dall'avvio del procedimento
9) se il dominio è intestato all'estero si va alla magistratura
10) le sanzioni vanno da 20 milioni di LIRE in su.
Mancano alcuni elementi ancora da chiarire meglio, ma questa è la base.
Ore 15:00
Leggo ora Guido Scorza e Fulvio Sarzana.
- Guido Scorza segnala come sia necessario rispondere ad agcom entro 48 ore, le salatissime sanzioni, il potere di bloccare un ip
- Fulvio Sarzana segnala che non c'è potere di bloccare ip, dns, c'è invece l'obbligo di rispondere ad agcom con pec.
Entrambi segnalano inoltre il tema più importante: Agcom non ha il potere di regolare quanto regolamenta. Sarzana si chiede perchè non anche il ministero dell'Interno si arroga il diritto di chiudere un sito per diffamazione, già che ci siamo.
Questo è il tema che avevo omesso: agcom non ha il potere di decidere quanto ha deciso.
Sarzana afferma che poteva andare peggio. Non ha torto. Può sempre andare peggio.
"Avrebbe potuto piovere" (citando "il dott. Frankestein Junior"). E difatti piovve.