E' in arrivo una legge sul sequestro e confisca di beni informatici.
Se da una parte si afferma che i beni di terzi non possono essere sequestrati, dall'altro canto si afferma che i beni sequestrati e/o confiscati possono essere usati dagli stessi inquirenti che li hanno sequestrati.
Il tema è importante perchè tocca ormai tutti.
Una riflessione è mancata: ancora una volta non si parla di sequestrare le memorie, ma gli interi dispositivi.
Si portino via gli hard disk, ne lascino una copia per continuare a lavorare: ma attualmente il sequestro avviene su tutto e su tutti, e questa legge non modifica nulla.
E' di questi giorni la notizia che una mamma, autrice di un blog, ha avuto tutto sequestrato per aver usato un infelicissimo titolo e un tono del tutto fuori luogo, come lei stessa dice sul blog di Grillo.
Il problema è un altro: hanno sequestrato anche i computer del figlio, con il quale lavorava, senza lasciare copia di nulla. E lui ha perso clienti e probabilmente anche di piu'.
Non è un problema di tutelare i criminali. E' un problema di togliere indiscriminatamente ogni strumento di lavoro a chiunque. La commisurazione del reato commesso e della sua reiterazione resterà una valutazione caso per caso, ma l'eccesso di prudenza crea attualmente molti danni, quando basterebbe fare una copia integrale.
Il testo, deliberato al Senato, passa alla Camera per la seconda valutazione.