E' utilissimo ascoltare la tesi sostenuta nel caso vividown.
Cosi' Alfredo Robledo, che ha rappresentato l'accusa nel processo:
- Google non e' intermediario puro, quindi il processo non riguarda la responsabilità degli intermediari.
- Non e' indifferente ai contenuti, quindi evidenzia in modo diverso i contenuti diversi. Per questo non e' intermediario, perche' guadagna dalla indifferenzazione.
- Il video fu al top dei video nella categoria divertenti.
- Altro riferimento e' quello alle frode delle etichette.
- L'abbinamento con adwords porta guadagni a Google che quindi deve proteggere i diritti delle persone.
- L'aver favorito l'upload di video da cellulari era il modo per entrare meglio nel mercato italiano e guadagnare dai contenuti degli utenti.
- Google ha acquisito Youtube nel 2007, e solo da 2007 sono stati adottati filtri ai contenuti.
Purtroppo non sono citati gli articoli di legge a fondamento delle interpretazioni.
Lo abbiamo detto nel 2008: le interpretazioni delle leggi su Google si fondano su ratio che applicate sic et simpliciter ad internet dimenticano la natura di internet e la vera ratio della legge, lasciando solo tesi da sposare o da contestare moralmente.