Gli archivi di Stato sono una risorsa. Gli archivi privati sono un valore riconosciuto dall'ordinamento.
Su internet no: Guido Scorza nota come si vuole ridurre la memoria di internet, nel nome della privacy.
In materia di privacy poi vi sarebbero in arrivo nuovi obblighi.
Mentre in Italia i call center hanno il diritto di rompere le scatole ai nostri telefoni (motivo per cui ho una gran voglia di togliere gli ultimi telefoni fissi che ho a casa e in un ufficio), dall'altro canto si procede ad una criminalizzazione di ogni trattamento online con adempimenti che invece non sono richiesti per gli stessi trattamenti ma in altri contesti.
E' un modo di vedere la rete come la fonte dei mali che non puo' piacere a nessuno.
Soprattutto stride con la visione della Chiesa che proprio in questi giorni invita parroci e vescovi ad usare la rete internet perche' e' una nuova opportunità, dove ogni forma di censura e' semplicemente anacronistica.
La rete e' un diritto dell'uomo. In molti l'hanno capito. Ma pochi riescono ad imporre interpretazioni contrarie.
Giusto ieri sentivo una persona avvisare di temere chi vuole proteggere la nostra sicurezza, chi vuole mettere paura su ogni cosa che si fa. E invitava a vedere lontano e in positivo.
Sembra un discorso da preti.
Nel video l'approfondimento di Guido Scorza.