In sintesi chi offre spazi internet (hosting), servizi e manutenzione dello stesso, non risponde penalmente dell'attività penalmente rilevante del cliente.
Il cliente, nel caso in esame, avrebbe svolto attività di sfruttamento della prostituzione e pornografia.
Il fornitore di spazio non e' responsabile, per la sentenza del Gip di Napoli, non essendovi un concorso diretto nell'attività: non guadagna dalla prostituzione, ma offre solamente manutenzione di siti internet.
Non si tratta quindi di normativa rilevante ai fini del diritto civile (il concorso nel reato rileva solo penalmente), mentre nell'ambito della responsabilità civile vale la normativa ecommerce di fonte europea.
Maggiori informazioni e documento (sentenza) in pdf al link indicato su punto-informatico.it dove l'avv. Sarzana di Sant'Ippolito ha segnalato la sentenza