Scorza ancora una volta scopre prima di tutti la novità. Timidamente io l'avevo scritto dagli atti parlamentari il 3.3.2009.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 80 del 6 aprile 2009 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2009, n.31.
Stabilisce l’obbligatorietà del contrassegno Siae da apporre sui supporti.
La Siae, giustamente con entusiasmo, ne' da' notizia dopo aver sconfessato la sentenza europea che ora riconosce.
La motivazione ? Il bollino e' la patente di legalità.
Come se una persona, per circolare, dovesse dimostrare di essere legale.
Ma il vero problema non e' l'idea che per far circolare una canzone debba avere il certificato di legalità, il vero problema e' che il bollino e' obbligatorio.
Che sia utile, non ne ho dubbi. Ho dubbi invece che sia sempre utile. Che sia obbligatorio mi preoccupa, come se solo un bollino (forma) potesse prevalere sulla sostanza.
E infatti leggendo il regolamento ci si allarga un po': si prevede espressamente che sia obbligatorio bollinare i supporti con linux venduti per profitto (autorizzando invece l'uso personale, in questo caso da intendersi anche aziendale).
E poi giu' a regolare anche i telefonini lettori mp3 e cosi' via (e per cosi' via intendo gli hard disk esterni).
Insomma: con il bollino si e' sconfinato nel campo dei compensi per le copie private.
Ma la legalità passa dal formalismo. Non hai il bollino, presumo che stai facendo qualcosa di losco.
La legalita' e' ben altra.
Quando smetteranno di criminalizzare i clienti ?
AGGIORNAMENTO
ps: alcuni ritengono che debba essere notificata all'Europa la norma primaria, non il regolamento. Evvai, altre cause.
Leggi Scorza anche su Punto Informatico per i temi della legalità e della retroattivita'.