E' incredibile come l'Europa stia usando internet per la lotta politica agendo sulle istituzioni che possono scrivere nuove leggi.
Una partecipazione popolare cosi' ampia era imprevedibile oggi, forse domani, ma non certo oggi.
La passione con cui milioni di cittadini europei contrastano le lobby dei pochi intermediari, per difendere gli interessi degli autori a distribuire come meglio credono i propri contenuti, e' in una fase cruciale.
Lo scontro e' a livello nazionale ed europeo, e uguale. Ma internet mette insieme i cittadini che pensano ai propri figli, e credono che nell'innovazione e nello scambio culturale, per chi lo voglia, ci sia il futuro.
La nostra generazione sara' paragonata ad un '68 non partitico ma che vuole difendere la libera circolazione della cultura, lasciando agli autori la libertà di decidere se proteggere le proprie opere al massimo o favorire al massimo la circolazione delle proprie opere.
Il vecchio, la distribuzione attuale, sta cercando di sopravvivere. La crisi economica spazzerà via i modelli inefficienti.
Leggevo un testo molto interessante che equiparava gli editori di oggi a Hollywood agli inizi del '900 quando perse il monopolio delle sale e si diffuse la televisione.
Le major dovettero accettare di lavorare con mille specialisti, invece di imporre il proprio modello.
Le major prima della tv e della condanna per monopolio detenevano la produzione, distibuzione e commercializzazione dei film. Le sale cinematografiche erano in gran parte loro.
Con l'aumento di concorrenza hanno dovuto accettare la collaborazione dei mille esperti specializzati in singoli aspetti della produzione cinematografica, e soprattutto, hanno cambiato i film dall'attualità alla qualità, all'originalità, lasciando alla tv la copertura dell'attualità.
Il giurista deve documentare le scelte storiche di politica legislativa.
Oggi il tentativo di alcune case discografiche e di alcuni intermediari di gestire anche tutto l'online, non solo quello che gli compete, comporterebbe un antistorico criterio del vecchio applicato ad internet.
Come coloro che credono di poter equiparare internet a qualcosa di gia' esistente.
"Internet is the replacemente of nothing".
La finanza ha ucciso la bolla (che aveva creato) di internet. L'internet sopravvissuta sta facendo fallire chi non rende efficiente la catena di produzione dei contenuti senza coinvolgere nei guadagni i nuovi esperti.
Come ai tempi di Hollywood. L'unica e' adeguarsi e cavalcare l'onda insieme. Potremmo farlo. Ma al momento gli interessi di chi decide sono antitetici ad internet. Qualcuno dovrà cedere, e non e' detto che siano gli intermediari.
Potrebbe non cedere nessuno. Basterebbe lasciare ad internet essere se' stessa e lasciare agli autori la liberta' di scelta, coinvolgendo quindi gli intermediari nel nuovo modello.
Che ha un vantaggio: rendere tutti pensanti e attivi. No consumatori passivi di cultura.
Link utili:
- Da Wikipedia - Decline of the studio system: "The studio system and the Golden Age of Hollywood succumbed to two forces in the late 1940s: