I miti sulla privacy: con questo titolo WebTechLaw segnala un incontro interessantissimo.
Spero che i miei lettori sappiano ascoltare dall'inglese, non posso tradurlo tutto. Soprattutto il modo di parlare di privacy e' straordinariamente diverso dal modo italiano.
La privacy e' una cosa seria, semplicemente un problema da affrontare e fornire gli strumenti per gestirla, ma non un mito.
E' un approccio pratico, non superficiale.
Prima di tutto ognuno di noi puo' voler controllare cosa dice e cosa gli altri dicono di lui.
Ma su internet e' semplicemente un problema di identificazione: chi sono io veramente per poter pretendere o meno la rimozione di qualcosa ?
Secondo altri, semplicemente, e' un problema di educazione culturale: se sai con cosa hai a che fare, non ne hai paura. Lo usi, semplicemente, come ogni cosa della vita.
Altri sottolineano le relazioni con la sicurezza e il controllo: piu' si vuole dare sicurezza, piu' si controllano i contenuti, si impediscono di visionare contenuti, e quindi, semplicemente, si impedisce e si disconosce l'utilità di mantenere il valore di cio' che e' pubblico: perche' non tutto cio' che e' pubblico e' negativo, tutt'altro.
Cosa ci puo' insegnare ?
Che dovremmo perlomeno preoccuparci dei dati che lo Stato puo' usare su di noi senza controllo di un giudice, e invece di dire che ogni cosa su internet e' pericolosa dovremmo preoccuparci di fare informazione positiva.
Siamo obbligati a parlarne in positivo perche' ogni società e' fondata sulla propria storia e con essa cresce e si proietta nel futuro. E nel momento in cui parliamo nei termini di una nuova opportunita' possiamo parlare degli strumenti culturali, tecnici e giuridici che ognuno di noi puo' usare per difendersi dalle storture.
Non perche' il denaro puo' essere contraffatto e' male. Abbiamo bisogno di strumenti tecnici per controllarlo, sapere che non possiamo usarlo male, e sapere cosa la legge ci permette di fare se abusano dei soldi.
Siamo liberi, non controllati per proteggere la nostra libertà.
Ascoltatelo, lungo, ma molto interessante. Un must.