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Esclusiva 26.01.2009    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

L'esclusiva / pirateria della cultura e la pubblicazione di testi e fotografie online: Fotolia e gli editori tradizionali

Come distribuire efficacemente i propri contenuti su internet ? - L'uovo sulla casa museo di Salvator Dali' - photo courtesy of Spataro
Spataro

 

Indice generato dai software di IusOnDemand
su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

C

Chiunque puo' scrivere e fotografare. Non e' difficile.

Quando ci si rende conto di saper scrivere bene, si vuole mettere qualcosa su internet.

In che modo ? Intendo dire, con quale regime giuridico ? Come distribuire i contenuti.

Anche gli avvocati conoscono poco del diritto d'autore, materia che non si studia alle università con la stessa passione del diritto civile o amministrativo.

 

L'INCONTRO

Mesi fa abbiamo parlato con Fotolia del regime dei diritti d'autore sulle fotografie, in particolare sulla distribuzione delle fotografie.

Lo scambio di informazioni e' stato utilissimo per me, aprendomi ad un universo ignoto. Voglio condividerlo con voi.

Il mondo delle fotografie era basato sull'esclusiva. I fotografi professionisti vendevano, e vendono, le migliori foto per le copertine dei giornali. Nei contratti si stabilisce quale copertina, per quante copie. Per ulteriori copertine e ulteriori copie si pagano importi superiori.

Parliamo di fotografie di grande qualità, ovviamente, giustamente remunerate, perche' rendono in termini di maggiori vendite del giornale.

Ma i giornali hanno anche bisogno di un catalogo di fotografie a cui attingere piu' frequentemente, a corredo degli scritti, belle ma non necessariamente foto uniche. Vogliono quindi essere liberi di poterle utilizzare piu' volte e senza impazzire nella gestione dei diritti se si ristampa l'opera, ricontattando tutti gli autori.

Alcuni fotografi non gradiscono questo regime: dare le foto in modo che, pur pagate, vengano usate piu' volte senza ulteriori guadagni per l'autore della fotografia.

Le Royalties Free, come ci ha spiegato Fotolia, sono foto che si pagano, e che si possono usare solo in alcuni modi. Ma una volta pagate si possono riutilizzare piu' volte nello stesso modo.

Ugualmente avviene per i suoni: dobbiamo spesso spiegare che quando si pagano, non si possono usare liberamente. La licenza spiega come le posso usare, anche se si chiamano "royalties free", che non e' public domain o totally free.

Infine internet ha introdotto con l'open source, la gpl, e altri metodi di distribuzione liberi e aperti a modifiche, l'idea che free sia totalmente free per chi riutilizza gratuitamente, e' una idea recente, ed e' alla base della straordinaria crescita tecnologica di internet e successo presso il pubblico.

 

COME DISTRIBUIRE

Quindi come posso distribuire i miei contenuti ?

Cominciamo dal caso piu' frequente: la pubblicazione senza essere pagati.

Che senso ha dare i propri testi in esclusiva a qualcuno, senza essere nemmeno pagati ?

Attenzione anche ad una altra considerazione: esclusiva sul testo o sulla materia ?

Gli editori tradizionali, e con essi anche altri siti internet, non noi, pretendono l'esclusiva sul testo e sugli argomenti.

Anche sugli argomenti ! e a titolo gratuito.

A questo punto conviene usare facebook, blogger, piattaforme di blogging gratuite e sociali ! Perche' ?

Il ritorno di lettori e visitatori resta molto piu' importante, perche' i contenuti restano dell'autore, e l'autore li ha attorno a se', sul proprio spazio personale, tutti, non mischiati con quelli degli altri, permettendo cosi' ai potenziali clienti di farsi conoscere molto meglio.

Non ha quindi alcun senso, nell'ottica di internet, pretendere l'esclusiva anche sugli argomenti.

Gli autori che scrivono per IusOnDemand sono incoraggiati a parlare delle stesse cose anche su altri media, perche' sanno che poi, citando il proprio spazio su Civile.it, hanno una possibilità di guadagno diretto e di ritorno di immagine immediato.

Praticamente consentiamo, con grande facilità, il passa parola e la distribuzione di informazioni.

 

POTER RITIRARE IL CONSENSO PER AVERE L'ESCLUSIVA

Ricordate, quando date ad altri i vostri testi, gratis, di poter ritirare i vostri diritti.

Il giorno che volete costituire un'opera unica, da vendere in esclusiva a qualcuno, dovete poter disporre dell'esclusiva senza dubbi.

Se avete dato ad altri il diritto di distribuire tutti i vostri testi gratis, potete ritirare il vostro consenso ?

Se non potete, chi e' disposto a pagarvi per quello che avete, non vuole che le opere siano altrove.

Attenzione: se qualcuno vende qualcosa, vuole vendere qualcosa che non e' altrove gratuitamente, indipendentemente dai mezzi che offre per impiegare il vostro contenuto in una struttura di consultazione piu' agevole per il lettore.

Che significa poter dire: ti vendo qualcosa di unico, anche se lo puoi trovare altrove in altre forme, ma qui da me e' stato fatto per essere piu' semplice, piu' breve, piu' immediato, piu' organizzato, piu' ... i mille piu' che ogni distributore di contenuti cerca di realizzare al momento della distribuzione dei contenuti.

 

CONCLUSIONE

La conclusione e' semplice: sappiate gestire i vostri diritti.

Fate una foto e la mettete sul web ? Ricordate di poterla ritirare in ogni momento, in modo da poter un giorno realizzare un vostro prodotto da cedere in esclusiva.

Ma anche, se cedete in esclusiva, ricordate di farlo per soldi. Altrimenti vi perdete quello che avete fatto e, in fin dei conti, continueranno a conoscerlo solo i lettori di quella piattaforma, mentre gli altri non parleranno di  voi non potendo trattare con voi gli stessi argomenti.

In ultima sintesi,

  • la nozione di pirateria per gli editori tradizionale e' impedire agli autori di produrre contenuti per altri;
  • la nozione di pirateria su internet, invece, e' utilizzare contenuti appropriandosene.

In entrambi i casi e' vietato appropriarsi delle opere altrui.

Ma solo per l'editoria tradizionale e' pirateria lasciare l'autore libero di parlare delle stesse cose su altri distributori.

Internet non impedisce all'editoria tradizionale di fare come ha sempre fatto, ma l'editoria tradizionale vorrebbe vietare ad internet di essere quello che e'.

Qualcosa che tradisce lo spirito di internet, ma che e' ancora molto radicato nell'editoria tradizionale.

Ulteriore segno di distinzione sulla natura dei due strumenti.

26.01.2009 Spataro



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