Prima di tutto dobbiamo ringraziare Mike Saphiro, Buffalo Lawyer e nikiblack per aver segnalato l'idea.
VENNE IL GIORNO CHE ...
Vi siete mai chiesti quante cose deve fare un giudice quando ha scritto la sentenza ?
Molte, e le fa il cancelliere.
L'idea che vi diro', e che non e' mia ma che merita essere segnalata, cambia la giustizia. Se il ministro Alfano e' attento quanto credo, gli arriverà questa proposta.
L'idea e' questa: gli avvocati portano le prove davanti al giudice e fanno le loro richieste.
A questo punto il giudice spedisce la causa a sentenza. E inizia l'attesa.
L'ATTESA DELLA SENTENZA
Chi frequenta le aule dei tribunali sa benissimo di cosa parlo. Le parti che chiamano per sapere cosa succede, gli avvocati che sperano in qualche decisione rapida, le cancellerie che fanno come possono per far informare di quante sentenze sono in arretrato.
In questi mesi alcuni giudici straordinariamente lenti nel depositare le sentenze sono stati condannati. Perche' le parti non hanno fatto pressione ?
Perche' ci si arrende all'ineluttabile decisione del terzo, di colui che fino ad allora ha celato anche le espressioni di disappunto.
IL RAPPORTO TRA IL GIUDICE E LE PARTI
Le parti si scelgono l'avvocato, non il giudice. Ma quando poi sta al giudice parlare, ci si aspetta di non poter fare nulla, nemmeno sollecitarlo (senza magari avere un trattamento piu' sfavorevole). Se poi va in maternità o in paternità, si deve aspettare buoni buoni.
Uno stimato professionista giorni fa si chiedeva perche' i magistrati non avessero un blog. La risposta e' evidenti: il magistrato DEVE essere riservato.
Ma pensate di sentirvi dire la frase del titolo: "il procedimento e' chiuso, leggerete la sentenza sul mio blog. Riceverete una email entro 30 giorni".
Ora non penso ai problemi della privacy (tutti risolvibili, come tutti gli altri problemi legati), ma penso ai vantaggi.
UN BLOG PER LE SENTENZE DEI MAGISTRATI ?
Pensate se i magistrati curassero in proprio, o tramite il cancelliere, la pubblicazione on line delle sentenze.
La funzione di una sentenza e' da sempre legata alle parti e alla nazione in cui viene scritta. Se fa legge tra le parti, tutti pero' possono conoscere e imparare il principio di diritto applicato o disapplicato, e perche'.
A quel punto non vi sembra che il rapporto con la giustizia umana risulterebbe molto piu' vicino alle persone ?
Non si tratta, lo ripeto, di sbandierare i fatti propri al mondo. Si tratta di far conoscere il principio di diritto e quindi di ridurre la litigiosità pretestuosa di chi "ci prova".
CAMBIARE LA SCRITTURA DELLE MOTIVAZIONI E' POSSIBILE
La Cassazione ha cambiato modo di scrivere le sentenze, precisando il principio di diritto. Potrebbero farlo anche le corti di merito, pubblicando on line i principi.
E soprattutto, senza diritti d'autore di nessuno, senza limiti di banche dati: far conoscere il diritto che e' della Nazione che paga i suoi dipendenti per scriverli. Su RicercaGiuridica.com/sentenze lo faccio da anni, ma pensate se tutti collaborassero ?
Ve lo immaginate un mondo cosi' ? Parlatane con i vostri amici. Divulgate l'idea. Dite cosa ne pensate.
Sono gia' impazzito ? :-)
Al link indicato la vignetta di Mike Shapiro citata da Buffalo Lawyer (here degradeted and cited for studies pourpuses)