Le critiche costruttive hanno portato a qualcosa di molto buono: si sono accorti dell'errore.
Gentiloni, Di Pietro, Pecoraro Scanio riconoscono che il ddl Levi-Prodi, come l'ha chiamato Grillo, non s'ha da fare.
L'allarme che ho lanciato sul blog giovedi', ripreso venerdi' da punto-informatico e Repubblica, e poi tutti dopo, e' servito.
Troppo impreciso e troppi oneri per chi scrive su internet.
E per la prima volta i politici prendono molto seriamente chi e' sul web per non perdere, e perche' no, guadagnare altri voti.
Se questa e' una forma embrionale di partecipazione attiva democratica, come era nell'antica agora' di Atene, e' inebriante esserci finiti in mezzo.
E i tempi sono maturi per cominciare a spiegare come si usa internet.
Ci provero'.
dott. Spataro