Oggi come oggi, nessuno sito o blog e' testata giornalistica, se non lo chieda espressamente.
Questo comporta un direttore responsabile iscritto all'ordine dei giornalisti, una testata, una casa editrice, quindi l'iscrizione al roc o in Tribunale.
Il roc e' il registro degli operatori di comunicazione: l'iscrizione, se fatta, comporta adempimenti annuali onerosi. E uno specialista che sia veramente conoscitore degli adempimenti.
Insomma, un po' di sana burocrazia italiana per una idea che potrebbe anche essere utile. Ma ogni minimo errore sono multe, anche pesanti.
Con il ddl chiunque pubblica anche a titolo gratuito sara' obbligato a iscriversi al roc.
Dopo aver segnalato il ddl al nostro piccolo pubblico di lettori:
- Repubblica segnala il problema
- Punto informatico prende posizione
- Corriere (on line) ne parla
- Il sole da' un trafiletto piccolissimo
- Di Pietro minaccia di far cadere il Governo
- Gentiloni dice che va ritirato
- Di Pietro comunica che fu presentato come ordinaria amministrazione
- Levi dichiara che era necessaria una riforma radicale nel settore per le novità della telematica
- Altri si dissociano.
- Esplode il caso de Magistris (che non c'entra nulla ma e' gravissimo).
Ci stanno arrivando numerosissime richieste di chiarimento. Vi terremo informati tramite la sezione appositamente aperta: