Segnalata la notizia ai professionisti del settore per la conferma, ho cominciato a mandare qualche email a pochi media del web segnalando il mio approfonimento de iure.
In 24 ore anche Repubblica ne parla. Dopo 12 ore Grillo, Ansa, Agi e tutti ormai sanno.
Ho registrato il video di queste 36 ore.
Copiatelo. E' libero.
Grazie a MasterNewMedia.org/it e tutti coloro che hanno collaborato. La rete, rispetto al 2001, e' molto piu' vitale e pronta a reagire a proposte in grado di far chiudere la libertà, non l'irresponsabilità, del web.
Aggiornamento dell'ultimo minuto: Levi non vuole i ragazzini. Vuole tutti i siti che sono prodotti editoriali:
"Il governo, risponde Levi, non pensa "alla ragazza o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog" ma a "chi, con la carta stampata ma, certo, anche con internet, pubblica un vero e proprio prodotto editoriale e diventa, così un autentico operatore del mercato dell'editoria"."
Ma il problema e' la definizione, carissimo Levi:
"qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso"
La sua tesi e' , giuridicamente, insostenibile. L'obiettivo negato e' quello che invece il testo della legge persegue.