L'ANTEFATTO
Il movimento COSTOZERO, antesignano dei creative commons, propone un sistema di licenze per le opere soggette a diritto d'autore.
A costo zero, appunto.
Sollevo' la questione di un bar che volesse distribuire musica gratuita (a costo zero, o creative commons).
La Siae ora risponde per iscritto, e con tanta chiarezza che merita un riconoscimento.
IN BREVE
La Siae riconosce che se l'opera e' di un autore E di un editore non iscritti alla Siae, nulla e' dovuto.
Semplicissimo, chiarissimo. Ora basta documentare ogni scelta per avvalorare l'ipotesi, e cercare il registro di autori ed editori ...
LINK UTILI
La domanda http://www.costozero.org/wai/img/fax1.jpg )
La risposta ( http://www.costozero.org/wai/img/fax2.jpg ).
COSA RESTA DA FARE ?
Tenere un elenco delle fonti, degli autori, megli all'interno dei contenuti on line stessi.
Ma soprattutto accedere all'elenco degli iscritti degli enti di tutto il mondo. Piu' facile a dirsi che a farsi.
"Un principio semplice, ma, nei fatti, non molto semplice da essere messo in pratica: per disinformazione, per mancanza di organizzazione, per mancanza di certezze o anche per semplici "timori reverenziali"."
"BASTA!
E' nato un progetto ( http://www.costozero.org/wai/filozero.html ) che rende tecnicamente possibile la filodiffusione di musica senza il pagamento dell'abbonamento SIAE per la musica d'ambiente (che, in certi casi, arriva a superare i 400 euro annui: un business che frutta a SIAE molti milioni di euro ogni anno, ma che appare sempre di più come un ingiusto balzello)."