Un computer viene violato. No: milioni.
Lo dice la CIA. Tutti possono essere usati all'insaputa di chi li gestisce per sferrare attacchi.
In Estonia qualche mese fa si e' fermata internet e la pubblica amministrazione. Tutti puntano il dito, senza prove, contro la Russia di Putin, quale avvertimento all'Estonia.
L'Italia funziona su internet, ci pensate ?
Ora si scopre che il Pentagono e' stato visitato via internet da un hacker dell'esercito cinese. La Cina smentisce. Pero' anche il governo tedesco ha avuto lo stesso problema.
Tra gli operatori e' noto che gli hacker cinesi sono tra i piu' attivi.
LA PRIVACY e L'ONTOLOGIA INSICUREZZA INFORMATICA
Si': in Italia la privacy entra ovunque, ed e' normale.
Pero' si basa su un assunto giuridicamente affermabile, ma praticamente insostenibile: l'attività informatica e' pericolosa, quindi il proprietario deve prevenire ogni danno.
La stessa direttiva sull'ecommerce afferma che il gestore del sito non risponde per conto dell'utente che compie illeciti (civili o penalo).
Tuttavia la normativa italiana sulla privacy consegna agli inquirenti il potere di ribaltare il principio: se il computer e' vittima di un reato, non era sicuro.
Il problema e': se il Pentagono e' stato violato, come possiamo noi comuni mortali difenderci e prevenire attività illecite ?
Ci aiuta la CIA: non solo i computer con Windows sono infetti: anche alcune versioni di linux e osx.
Allora ?
COSA E' INTERNET
Internet e' un luogo di comunicazione, non un luogo pensato per la sicurezza.
Se si vuole un castello, lo si puo' costruire, ma internet e' nato come una piatta pianura che chiunque puo' attraversare.
E poi, per dirla tutta, anche i castelli vengono assediati.
Internet e' luogo di scambio puro. Facile. La potenza di questa visione impedisce una certezza di sicurezza.
Esiste un solo computer sicuro: quello senza sistema operativo e spento.
Perche' anche con un sistema operativo su rom (alcune versioni di linux si possono "bruciare" e quindi non modificare), tuttavia quando in funzione e' sempre potenzialmente aggredibile.
Perche' invece di pretendere la sicurezza da tutti le istituzioni non forniscono strumenti di difesa ?
GLI ANTIVIRUS
Gli antivirus sono sempre piu' ingannevoli. Affermano di trovare sempre piu' cose sospette, quando sono normalissime. Ci fanno credere cosi' di essere molto attenti, in realta' un controllo dinamico tipo firewall e' molto piu' sicuro.
Ma si assiste ad una corsa all'antivirus, indispensabile, pensando che sia sufficiente. E' solo in parte utile. Tanto e' vero che, per qualche motivo, vendono "a parte !" firewall, antispwyware, registry cleaner, tutti per garantire la sicurezza.
Come se un fabbro vi vendesse due serrature e dicesse: dell'una non risponde l'altra, e viceversa. Io compro la porta blindata, non mi interessa chi ha fatto la singola serratura.
E' difficile capire come difendersi. L'unica consapevolezza e' che le copie di backup devono essere automatiche, numerose, e trasferite immediatamente su piu' supporti.
Salvare i dati e' importante, in modo tale da potersi cautelare. Ma la complessità dei sistemi attuale rende anche questa operazione difficile.
Allora ?
Rinunciando a 3 mesi di lavoro all'anno per gli adempimenti fiscali, non resta che dedicare qualche giorno ogni settimana alla sicurezza.
Un'occhiata.
Perche' chi cerca di collegarsi lascia traccie. E i firewall restano la migliore soluzione per vedere chi si sta avvicinando, un po' troppo, al vostro sistema informatico.
Spataro
ps: ricordate di controllare il firewall se il vostro fornitori di internet cambia la gestione degli ip: potrebbe essere necessario ricominciare ad istruire il firewall.