Le garanzie sono da sempre legate allo stato dell'arte delle conoscenze tecniche. Per questo in alcune parti di questa opera ho approfondito alcuni aspetti "storici" delle nozioni che sono andato a descrivere. Oggi si rivaluta la garanzia di buon funzionamento cercando di spostare la tematica dallo stato dell'arte alle esigenze degli utenti. Purtroppo questo ancora non è condivisibile, perchè le problematiche tecniche, ancora non risolte del tutto, non consentono l'uso di un computer come quello di una televisione. Sono necessarie alcune conoscenze di base anche se, da sempre, pochi si preoccupano di fornirle, e tradizionalmente questi pochi sono gli amici "smanettoni". Su internet il buon funzionamento è ritenuto certamente tale quello del 95%. Tutto fuorchè la matematica certezza che si attende erroneamente dall'elaboratore. Il software di norma funziona, ma talvolta si blocca, tanto che diventa buon funzionamento prevedere la possibilità di recuperare gli ultimi dati persi, avere copie di sicurezza spostando ove possibile la responsabilità sull'utente che non fa quante copie di sicurezza sarebbe opportuno tenesse in relazione alla propria attivita'. Dopo il malfunzionamento di un chip della Intel in alcune operazioni matematiche, alcuni venditori italiani hanno deciso di vendere computer facendo firmare una liberatoria, molto, molto ampia, che dovrebbe limitare la resposanbilità del negoziante. Le versioni più recenti di ogni software vengono sempre "patchate" a seguito della segnalazione degli utenti via internet. In questo internet diventa un bagaglio di informazioni insostituibile: i produttori non possono che prendere atto dei malfunzionamenti e, persino negli USA dove cause per danni sono facili, i produttori dichiarano i malfunzionamenti e rilasciano via internet pach e upgrade per correggere il software o l'hardware difettoso anche quando porta a bugs nella sicurezza dell'uso del computer in rete. Ora che milioni di utenti nel mondo possono scoprire difetti e comunicarli, mentre prima senza internet era impossibile, non significa che i programmi sono fatti male e quindi il produttore risponda per dare la garanzia ex lege. Significa solamente che vi sono molte più possibilità di controllo che nessuno produttore può predisporre capillarmente. E' vero tuttavia che esistono ampie formule quali la distribuzione di versioni beta tra utenti selezionati per verificare il funzionamento dei programmi, comunque è opinione universalmente condivisa che non può esservi un programma senza malfunzionamenti più o meno grandi. Nella quantificazione del malfunzionamento quindi si deve incentrare l'attività dell'interprete per verificare se il bene venduto sia conforme al contratto in primis, e in secondo luogo se comunque non causi danni non giustificati dallo stato dell'arte della tecnica.
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01.02.2007
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