Per freeware si intende quel software per il quale l'autore o il legittimo titolare rinuncia al compenso derivante dai diritti di distribuzione e di sfruttamento commerciale.
Si distingue della shareware che prevede un pagamento dopo un periodo di prova oppure per sbloccare alcune funzionalità del software.
Si distingue dal software di pubblico dominio, in quanto l'autore si riserva il diritto al nome (v. rectius pubblico dominio). Nel freeware taluni ricomprendono anche il cardware e il giftware: il primo prevede che in cambio dell'uso si invii una cartolina (arachnophilia) il secondo un regalo, anche in contanti, di qualsiasi valore (spontanea elargizione). Questo perchè la prestazione dell'utente non è nè dovuta nè quantificata, così da non essere "controprestazione". Il bannerware invece vede come controprestazione il "subire" una finestra pubblicitaria, tanto che alcuni software controllano persino che tale finestra non venga coperta da altre finestre (Eudora).
Il freeware di solito soddisfa il bisogno di distribuzione di software semplice, oppure quello di acquisire consistenti fette di mercato di utenti, o infine per imporre uno standard. Su internet l'importanza del freeware è cresciuta con il tempo: un buon programma può essere utilizzato da decine di milioni di utenti. Infine Linux si rivela essere un sistema operativo particolarmente utilizzato e affidabile nel gestire server internet.
Roberto Guido e sono Consigliere dell'associazione Italian Linux Society ( www.linux.it ) manda:
"la menzione a Linux in questo contesto è inopportuna, esistendo tra le altre svariate distribuzioni commerciali (cfr. RedHat) assolutamente legittime e consentite da qualunque licenza freesoftware"
...
"la differenza tra "freesoftware" e "freeware" sta in gran parte nelle quattro libertà sopra citate (v. software libero), poichè il freeware non sempre può essere usato per qualsiasi scopo (moltissimi specificano nella propria licenza il divieto di uso commerciale) e non è modificabile (in quanto il codice sorgente non viene pubblicato). Inoltre nessuna licenza freesoftware impone la distribuzione gratuita, solo la consegna del codice sorgente a coloro che ne ricevono una istanza: la letteratura abbonda di casi di uso commerciale di freesoftware, assolutamente leciti ed anzi incoraggiati. Per questi motivi i due concetti andrebbero separati."