VISTI
- l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 che regolamenta la possibilità per le
pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in
collaborazione di attività di interesse comune;
- il D.P.R. 13 febbraio 2001, n. 123 sull’uso degli strumenti informatici e telematici nel
processo civile;
- il Decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 recante norme in materia di sistemi informativi
automatizzati delle Amministrazioni pubbliche;
- il Decreto del Ministero della Giustizia 24 maggio 2001 che fissa le regole procedurali
relative alla tenuta dei registri informatizzati dell’amministrazione della giustizia;
- il D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313 costituente il Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative
dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti;
- il D.P.C.M. 24 gennaio 2003 recante disposizioni per l’informatizzazione della normativa
vigente, in attuazione di quanto previsto dall’art.107 della legge 23 dicembre 2000, n°388;
- il Decreto del Ministero della Giustizia 14 ottobre 2004 contenente le regole tecnicooperative
per l’uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile;
- il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante il Codice dell’Amministrazione digitale
aggiornato con le modifiche introdotte dal D.L.gs.4 aprile 2006;
CONSIDERATO
- che è indispensabile restituire al sistema giudiziario nella sua interezza il ruolo di strumento
al servizio dei cittadini e della democrazia ;
- che è necessaria una visione strategica ed un intervento di riforma complessivo che sia in
grado di arginare la frammentazione in cui è costretto il sistema giudiziario;
- che è necessario migliorare la capacità di gestione degli uffici , sia per ridurne i costi sia per
accrescere l’efficacia e la trasparenza della loro azione e corrispondere meglio alle esigenze
dei cittadini e delle imprese in materia di amministrazione della giustizia;
- che il contributo che le tecnologie digitali possono offrire costituisce uno dei fattori più
incisivi in termini di efficienza dell’azione giudiziaria per i consistenti risparmi che il
processo di dematerializzazione e razionalizzazione è in grado di porre in essere;
- che occorre intervenire in termini di informatizzazione dei processi di servizio dei vari
settori della giustizia e di funzionamento ed evoluzione dei sistemi informativi delle diverse
aree istituzionali (civile, penale, minorile, penitenziaria e informatica giuridica);
- che, nell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione dell’amministrazione pubblica,
il contesto normativo, tecnologico ed organizzativo dell’Amministrazione della Giustizia
richiede la realizzazione di progetti finalizzati al perseguimento di obiettivi di efficienza ed
efficacia dell’azione giudiziaria ed amministrativa correlata;
RITENUTO OPPORTUNO
- concordare tra il Ministro per le riforme e le innovazioni ed il Ministro della giustizia,
consapevoli della forte incisività ed efficacia di un impegno sinergico, obiettivi mirati,
concentrandovi risorse specifiche e favorendo iniziative coordinate ed efficaci per l’intera
struttura sociale;
- definire le modalità operative per la realizzazione degli interventi sulle aree individuate;
- individuare i criteri generali per le successive fasi gestionali e organizzative e gli impegni
prioritari di competenza che potranno, successivamente, essere ulteriormente integrati e
coordinati tra di loro
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
ART. 1
Finalità ed obiettivi
1. Con la presente Intesa le parti intendono avviare un rapporto di collaborazione volto a
individuare le soluzioni organizzative e tecnologiche per migliorare l’efficienza del sistema
giudiziario.
2. L’iniziativa prevede l’individuazione di obiettivi, priorità, modalità, tempi e risorse per una
corretta pianificazione degli interventi di analisi, valutazione, informatizzazione, evoluzione
ed integrazione dei sistemi, in particolare nelle seguenti aree :
a) Giustizia civile;
b) Giustizia penale;
c) Informatica giuridica;
d) Giustizia minorile.
L’iniziativa si prefigge inoltre di individuare e sostenere la diffusione di modelli
organizzativi, nella gestione degli uffici, che siano caratterizzati da significativi
miglioramenti dell’ efficienza, della trasparenza e dell’ efficacia.
ART. 2
Interventi specifici e azioni da intraprendere
Giustizia Civile
migliorare la gestione del processo civile e il |
l’eliminazione dei tempi di “attraversamento” con conseguente diminuzione della durata del
processo e recupero di efficienza e trasparenza dell’ iter del procedimento civile
2. A tal fine si intende realizzare un sistema destinato alla completa integrazione degli
applicativi di supporto all'azione civile, rendendo possibile lo scambio di informazioni
strutturate sui procedimenti e sugli esiti e la creazione di portali relativi agli avvisi di
vendita di cui all’art. 490 c.p.c. (beni mobili registrati per un valore superiore a
venticinquemila euro e beni immobili).
3. Ulteriore obiettivo è l’implementazione del processo telematico, la sua estensione alle altre
giurisdizioni e l’interconnessione con i diversi enti, organizzazioni e professioni interessate.
5
Giustizia Penale
creazione di un sistema informativo integrato |
cui si articola il processo, dall'attività di indagine all'esecuzione della pena, garantendo il
trasferimento corretto e sicuro delle informazioni tra i diversi uffici giudiziari e le
articolazioni ministeriali interessate. Tale azione consisterà in una serie di interventi
finalizzati alla creazione di un sistema informativo integrato costituente il sistema centrale
della giustizia penale.
2. Il sistema centrale della giustizia penale ricoprirà il ruolo fondamentale di archivio
nazionale di riferimento nell’ottica dell’interconnessione tra le diverse Amministrazioni e gli
enti coinvolti.
3. Le parti, consapevoli che nel settore penale sia fondamentale una cooperazione stretta a
livello internazionale, concordano altresì sulla necessità di rivolgere particolare attenzione
alle iniziative a carattere europeo volte a contrastare la criminalità.
Informatica giuridica
1. L’obiettivo è rendere fruibili attraverso Internet le informazioni sia giudiziarie che
normative, migliorando ed ampliando i servizi già disponibili.
2. Allo scopo di dare seguito a quanto già realizzato ed ad integrazione delle iniziative in
corso, le parti intendono ulteriormente intervenire anche in connessione con i progetti di
informatizzazione dei relativi iter di produzione e con riferimento alle iniziative europee nel
settore.
Giustizia minorile
1. Al fine di migliorare i processi organizzativi ed i servizi e di renderli più tempestivi ed
efficaci, le parti concordano sulla necessità di realizzare un sistema informativo integrato fra
gli uffici giudiziari minorili, e le diverse articolazioni del Dipartimento degli Affari di
Giustizia e del Dipartimento della Giustizia Minorile.
banca dati delle adozioni nazionali |
uffici territoriali interessati, al fine della creazione della banca dati delle adozioni nazionali
ed internazionali in sinergia con la Commissione per le Adozioni Internazionali.
Diffusione dei modelli organizzativi
1. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di favorire il processo di modernizzazione
degli uffici che amministrano la giustizia, favorendo lo sviluppo delle capacità necessarie a
migliorare l’efficienza nella gestione delle risorse, ad accrescere la qualità dei servizi resi e
la trasparenza dell’azione degli uffici.
2. L’azione da svolgere consiste nell’individuare modelli organizzativi di gestione e strumenti
utili a sostenere la realizzazione di interventi di riorganizzazione.
ART. 3
Risorse finanziarie
1. Le parti si impegnano ad individuare le fonti di finanziamento per l’attuazione della presente
intesa nell’ambito delle rispettive disponibilità.
ART. 4
Attuazione dell’intesa
1. Il Ministro della Giustizia ed il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica
amministrazione si avvalgono delle proprie strutture per l'attuazione del presente protocollo
e per le attività di verifica e monitoraggio delle iniziative. A tal fine si procederà alla
costituzione di tavoli di lavoro interministeriali per la organizzazione degli interventi
specifici.
2. Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione si avvale, altresì,
per gli ambiti di specifica competenza, del Centro Nazionale per l’informatica nella
Pubblica Amministrazione (CNIPA).
Art. 5
(Sostituzione)
Il presente protocollo sostituisce integralmente quello stipulato in data 9 luglio 2004 tra il
Ministro della Giustizia ed il Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica
Amministrazione.
Il Ministro della Giustizia
Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione