In periodi di crisi le aziende raccolgono le forze. E non solo le aziende, anche i compratori.
Internet è il luogo ideale dove l'unione dei piccoli fa la forza.
Sinteticamente, vediamo cosa si può osservare:
1) i consorzi (v. codice civile) hanno la finalità di gestire in prima persona, con patrimonio sociale, talune attività delle singole imprese che ne fanno parte. Nello statuto è obbligatorio indicare quali finalità precise. Penso al consorzio Grana Padana, la cui finalità è la tutela del nome e la promozione. Quanto alla responsabilità della struttura sembrerebbe limitata, ma anche le finalità (normalmente di tutela di un nome).
2) cooperative: nate per rendere soci x persone per scambiarsi occasioni di lavoro. A responsabilità limitata o meno, scopo mutualistico. La funzione è spesso quello di avere più lavoro, sia pur con il divieto di intermediazione
3) franchising: un imprenditore di successo concede marchio e conoscenze. SU internet ci sono acquisizione, quasi mai franchising
4) affiliazioni: strutture separate, un sito si occupa di vendere le proposte tramite i siti aderenti. Intermediazione pura, con o senza creare nuove strutture imprenditoriali. 5) vendite collaborative: una definizione inventata dal Sole 24 ore per indicare quelle forme di contratti atipici che sembrano di rappresentenza, in realtà si tratta di un sito che offre software e il "patrimonio" di visitatori ad un cliente che vende prodotti direttamente. Il sito che dà spazio al venditore può gestire al meglio gli utenti e portali al venditore nel modo più facile, e controllare le vendite.