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   documento 2023-03-07 ·  NEW:   Appunta · Stampa · Cita: 'Doc 96492' · pdf

Un’alleanza civile per la cybersecurity

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Documento annotato il 07.03.2023 Fonte: GPDP
Link: https://www.acn.gov.it/notizie/contenuti/un-allean




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  • Nunzia Ciardi



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I vertici dell’ACN, Roberto Baldoni e Nunzia Ciardi, hanno partecipato ai lavori di Cybersec2023 a Roma

Non esiste ancora un manuale d’uso per fronteggiare la min accia cyber. Così si è espresso il direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Roberto Baldoni, nel discorso tenuto in apertura di ''CyberSec2023 – Nuovi Domìni, Guerre Ibride e Cooperazione”. Durante l’evento, organizzato dalla testata Cybersecurity Italia, e condotto dal suo direttore, il giornalista Luigi Garofalo, presso la Galleria Nazionale delle Esposizioni di Roma, il professore Baldoni ha fatto il punto dello stato dell’arte della resilienza cibernetica del paese, a cominciare dalle attività, e dai compiti, molti, dell’Agenzia. Intanto con la certezza di fronteggiare una min accia ibrida, che richiede consapevolezza, formazione e regolamenti adeguati, e poi mettendo in campo il necessario lavoro di cooperazione pubblico-privato per dotare il paese delle risorse, umane e tecnologiche.

Aperto dai messaggi dell’Autorità delegata alla sicurezza, on. Alfredo Mantovano, e dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il consesso, arricchito dagli interventi di due vicepresidenti della Camera dei Deputati, l’onorevole Anna Ascani e l’onorevole Giorgio Mulè, ha rappresentato un’idea condivisa ai più alti livelli istituzionali del pase, un approccio alla sicurezza cibernetica basato sulla capacità di reazione, la Readiness, degli organi costituzionali, della Pubblica Amministrazione, della Difesa e degli Interni, società civile inclusa.

Un approccio che interpreta la relazione annuale dei Servizi Segreti presentata il 28 febbraio, a proposito di un rischio cyber non sempre visibile ma insidioso che talvolta “si manifesta con attacchi dimostrativi, a volte no”, come ha ribadito il direttore Roberto Baldoni.

Uno scenario dove è necessario fronteggiare sfide sempre nuove “riducendo il rischio tecnologico e geopolitico causato dalla dipendenza da fornitori esteri”.

Un rischio “che come Agenzia stiamo affrontando con 100 interventi diretti alle PA locali per innalzare la loro postura di sicurezza, e con il Cyber Innovation Network, per sostenere start up, Pmi e grandi imprese nello sviluppo di tecnologie nazionali da immettere sul mercato. “Un rischio – ha detto – che affrontiamo con un metodo, quello già sviluppato nella strategia Cloud italiana, fatto di regole, collaborazione, ricorso al mercato e sviluppo delle applicazioni in-house. Tutto questo insieme a un’importante azione volta alla formazione delle figure professionali necessarie a gestire una trasformazione digitale cyber-sicura”.

Il ‘motto’, le ‘parole chiave’ dovranno essere: ‘Cooperare e competere’, ha proseguito. “Come Agenzia lavoriamo duramente per fornire all'Italia una rotta abbastanza sicura per navigare in un mare tecnologico di estrema complessità", ha precisato il direttore generale di Acn ricordando che “ci troviamo in un grande mare tecnologico agitato, dove ogni giorno una manovra sbagliata rischia di fare danni incalcolabili”.

Tema ripreso dal Vice Direttore generale dell’Agenzia, la dott. Nunzia Ciardi, che ha sostenuto come il rischio spesso dipende dal fattore umano e non solo dallo sfruttamento delle vulnerabilità tecnologiche. Il Vice Direttore, già a capo della Polizia Postale e delle comunicazioni, parlando delle azioni di contrasto al crimine informatico ha sottolineato l’importanza di un uguale impegno a contrastare sabotaggio e disinformazione, laddove i diversi rischi si saldano e diventano difficili da distinguere. “Il crimine informatico - ha detto -, è aumentato in un anno del 138% e i ransomware sono cresciuti del 400% dal 2019. Se rapportassimo questi rischi digitali, invisibili, al rischio fisico, probabilmente metteremmo i sacchi di sabbia davanti alle finestre”, una metafora per intendere che di una guerra si tratta, ma digitale, con “attori ben organizzati e pericolosi, che agiscono nell’ombra, hanno il fattore sorpresa dalla loro parte, rischiano poco e guadagnano molto dalle loro scorribande e sono difficili da acciuffare”. Uno scenario che vista la trasversalità del tema, “richiede una vera e propria alleanza civile per la cybersecurity, finalizzata a realizzare la resilienza necessaria al nostro paese per rimanere, sicuro, democratico e competitivo nella scena internazionale”.


Link: https://www.acn.gov.it/notizie/contenuti/un-allean

Testo del 2023-03-07 Fonte: GPDP




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