Il tema della disinformazione, dell'illusione di conoscere, degli inganni di Stato o di Marketing non ha limiti e non lo voglio cavalcare.
Vedo tante ottime firme approfondire il tema con intuizioni originali e illuminanti.
Bisogna andare oltre. Su alcuni temi lavoro da anni, e ancora non è tempo.
Ma un altro tema è a me caro: il contesto.
In ogni libro, confronto pubblico, film, politica, aula giudiziaria l'obettivo non è mentire.
Il mentire è degli sciocchi.
L'importante è distrarre, nel senso di portare l'attenzione altrove.
Un bel film racconta di un truffatore di terza generazione che spiega ad una talentuosa apprendista come si truffa. Si raccoglie l'attenzione su un punto mentre si distrae altrove, là dove si truffa.
Ti guardo negli occhi per sottrarre un portafoglio con la mano che sembrava "inutile".
Ugualmente la stampa, aiutata da un bombardamento quantitativo e temporale tale da rendere impossibile l'ascolto del sussurro ragionevole.
Quindi ?
Se leggete qualcosa, non siate passivi. Cercate il contesto corretto, e se le affermazioni valide in altro contesto stravolgono la realtà del contesto principale, che subisce sviamente di attenzione.
Cercate il contesto attivamente. Non siate passivi.
Mai.
Ma siamo nel 2000. Abbiamo strumenti che l'umanità non conosce.
Possiamo essere più creativi di quanto sappiamo di poterlo essere.
Lo capiremo. Prima o poi. Meglio prima.