Ebbene si'. Hanno invertito una e e l'hanno fatta diventare un unisex.
Il rispetto per l'altro, in un contesto agnostico, parte dall'annullamento della propria identità.
L'essere uomo o donna, ai fini sanitari, ha un significato fattuale.
Essere uomo o donna, in un contesto familiare, ha un altro significato.
Essere uomo o donna, in altri contesti, ha altri significati.
Era un dato di fatto. I geni, avete presente ? Sembra che il dato di fatto (l'identità) per alcuni sia talmente offensiva da dover essere superata. Maschio e femmina ? Usiamo non il neutro, ma un altro genere che accomuna ogni genere.
Che poi genere è sbagliato, perchè il più delle volte ci si concentra sull'identità sessuale, e giustamente le ipotesi diventano infinite, perchè la sessualità è quella, ma non è certo mai standard rigoroso.
Ma rispettare l'identità abolendola, così come identificare le persone non per quello che sono ma per le loro scelte sessuali, non mi sembra un gran salto di qualità nel rispettare gli altri, e gli altri rispettare me.
Sta di fatto che questo simbolo è comparso creando problemi agli screen reader per disabili, e quindi qualche difficoltà di accessibilità. Talmente rispettoso, da offendere i diritti dei diversamente abili.
Al di là di tutto l'idea è geniale, perchè può semplificare inutili ripetizioni.
Che tuttavia i poeti sfruttavano per valorizzare e apprezzare con complimenti le differenze.
In breve: espressione di quel pensiero unico che fa tanto politically correct da escludere master e slave, rendendo complesso distinguere i pin degli hd di una volta.
Buona serata a tuttƏ