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Android 09.09.2021    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Google Assistant su smart phone e smart speaker.

Android e' un problema, non il motore di ricerca ne' l'assistente vocale. Android sa tutto. Puo' anche testimoniare contro di noi con il nostro consenso.


Valentino Spataro

 



Il riconoscimento vocale è sia un dispositivo di input dedicato che un ecosistema composto di software specializzato e dati.

I dati sono quelli diffusi, ma anche quelli personali. Penso alle abitudini, gli spostamenti, gli orari, gli interessi, i gusti, i dubbi e i tempi che ognuno di noi ha per fare ogni cosa. I gesti, sarebbe giusto dire.

All'arrivo di Alexa in Italia abbiamo tutti confrontato le caratteristiche di sviluppo con quelle di Google Assistant. Abbiamo trovato, in Amazon, un fornitore attento nel controllo delle libertà concesse, ma anche la possibilità di sognare una comunicazione diversa, e spesso migliore, con servizi e software.

Tra le specificità, l'integrazione con le consegne di Amazon e le notifiche vocali.

Google ha un altro approccio, spostando l'interesse ad integrare sì gli aspetti tradizionali (motore di ricerca, mappe, YouTube), ma anche il patrimonio sottovalutato di Android, così diffuso nel mondo, e così tracciante.

Ho appena acquistato un nuovo smartphone, in sostituzione del precedente il cui schermo mi ha abbandonato.

Le condizioni legali, ineludibili, mi informano di cosa mi tocca sapere. E pazienza. Ma soprattutto che Google potrà installare software e aggiornamenti di sua iniziativa. E qui il Garante non può sottovalutare che Google deve ogni caso chiedermi il permesso prima. E deve tenermi informato con una email, come impone la normativa ecommerce. E che una clausola simile è vessatoria, come sa l'antitrust.

Ma io potrei rischiare di non potermi difendere, non avendo nessun log di quello che fa il mio telefonino. Un server deve tenere traccia di ogni attività rilevante, un telefonino ... no.

Tutto questo è molto bello e interessante, finchè non si arriva ad un paio di domande, senza una risposta già fornita, che inquietano: Google può aiutarti a tenere traccia di tutte le tue abitudini.

Non gli basta quello che già sa di me ?

Poi si arriva alla parte "vocale". Google assistant può partire sempre, chiamandolo, e aiutarci in ogni attività sullo smartphone. Una segretaria gratuita che sa tutto di noi per aiutarci a ricordare, per esempio, il civico dello studio medico dove non vado da 5 anni, ma che è ancora li'.

Anzi, Google nel frattempo sa quante persone entrano nello studio, anche senza gps, solamente seguendo le reti wifi disponibili in zona (una domanda chiara presentata all'installazione del nuovo telefono). Sa quante entrano e quando, sa persino gli orari di chiusura. Se capita una pandemia l'algoritmo si confonde un pochino, ma presto risolvono il gap.

Sono arrivato al 99,9% di trasferimento di dati dal vecchio telefono (il cui schermo è distrutto ma lavoro come un nerd da windows, in condivisione) al nuovo.

Ora ho Spotify, Netgflix, IlMeteo e TikTok che Samsung definisce essenziali su un telefono da 12gb.

Ho trasferito tutto, ma non trovo nemmeno una app di quelle che avevo già installate.

Mentre detto il nome delle app da installare, una bolla tipo fumetto mi dice che Google ascolterà tutto per darmi la trascrizione. Neanche fosse mia moglie.

Non trova una app, mi chiede di aprire Google per cercarla, pur avendo indicato duckduckgo. Mi chiede quale browser usare e torpo duckduckgo, ma poi cerca con Google.

Esco, non trovo Instagram.

Oh, guarda, è tornato android Auto.

Comincio a pensare che qualsiasi cosa voglia realizzare deve restare piccola, per non essere immediatamente clonata o meglio assimilata da Google.

La rete wifi trasferisce file e app rapidamente.

Smart Switch sta "organizzando" le app dal vecchio telefono: devo avere pazienza e aspettare, non c'è bisogno di reinstallarle.

Sta di fatto che ho comprato un telefono che, già dai primi passi, sembra ripetermi: so già cosa ti serve, aspetta che finisco di preparare tutto, "ci penso io".

"Ci penso io" è la frase che mi ha sempre fatto paura, come "fidati di me".

Risultato mi trovo tutte le app, anche bancarie, copiate sul nuovo telefono, tramite il wifi locale.

Non ho chiesto la cloud di Google, ma sa tutto lo stesso.

Mi cviede se voglio fantastiche app. Se dico di no  non conclude il trasferimento. Perchè ?

Adesso mi chiede età, sesso, e mi mostra candy crush.

Ridatemi i nokia, ma gli assistenti vocali non saranno più invadenti di una comune ricerca sul web e dell'analisi dell'attività fatta sul cellulare.

Android sa tutto. Più di Google. Google sa solo le intenzioni espresse. Android gli istinti.

Se penso a cosa ci vuole per realizzare un servizio simile, rabbrividisco. Solo una azienda enorme, solida, con le migliori competenze, può gestire processi digitali così sofisticati all'occhio degli utenti comuni.

Figurarsi le applicazioni che usano solo loro.

09.09.2021 Valentino Spataro



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