La "fattura elettronica pa" è una fattura che nasce come un file .xml da mandare via pec all'ente pubblico.
Alcuni dicono espressamente "pa", pubblica amministrazione, per distinguerla da altre fatture.
Ci sono altri documenti elettronici che possono essere fattura.
Posso inviare una fattura in pdf per farla stampare dal destinatario. Ma non è fattura elettronica.
Altro ancora è la fatturazione sostitutiva, che nasce e finisce digitale.
Gli elementi importanti di una fattura elettronica pa sono:
- nasce come .xml
- si manda via pec ad un ente pubblico
- si conserva per tanto, tanto tempo :)
- solo chi ha la p.iva (per ora) può farla
- il pagamento del dovuto è possibile solo se c'è una fattura elettronica pa.
Le Camere di Commercio offrono un servizio gratuito fino a 25 fatture. Il vantaggio sta nel fatto che il servizio riconosce l'azienda e predispone al volo la fattura con i dati dell'azienda.
L'ente pubblico è riconosciuto anche con un codice particolare per la fattura elettronica. Ne è stato attribuito uno d'ufficio ma alcuni enti ne hanno creato un altro. L'ente, che potrà pagare solo dietro invio della fattura elettronica pa, deve comunicare nella corrispondenza il codice dell'ente per la fatturazione.
Esiste comunque un archivio centralizzato di tali codici.
Tutti ricordano come sia importante conservare la fattura informato elettronico (non si può semplicemente stampare l'xml o un ipotetico pdf con gli stessi contenuti, non avrebbe lo stesso valore) per tutto il tempo richiesto dalla normativa fiscale.
Gli enti associativi senza partita iva al momento sono tagliati fuori, e con giusta rabbia protestano, inascoltati.
Le piccole imprese non dovrebbero avere troppi problemi, potendo usare i servizi delle Camere di Commercio gratuitamente.
Resta il problema di trasferire le fatture emesse e conservate ad altri servizi di deposito delle vecchie fatture.
Non basta infatti registrarsi l'xml su una chiavetta usb.
Si dovrebbero usare almeno memorie garantite per decine di anni ed effettuare prove di disaster recovery di tanto in tanto. Per questo consigliano di usare servizi terzi (a pagamento), il cui scambio di dati è ancora in fase di test.
Insomma: semplifica i conti dello Stato, ma non le imprese, almeno per ora.
Il file xml contiene i dati di chi emette e di chi riceve la fattura. Ma anche le voci di spesa, di consegna, il vettore (tipo la vecchia bolla di accompagnamento per intenderci).
C'è inoltre il tema dell'IVA, che se non erro viene pagata direttamente dall'ente pubblico.
Sul mercato sono moltissimi gli operatori attivi.
La normativa prevede ulteriori semplificazioni operative, ma sarà onere degli sviluppatori realizzarle e metterle sul mercato, probabilmente solo a vantaggio di chi farà numerose operazioni con la p.a.