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Osservatorio sul diritto e telecomunicazioni informatiche, a cura del dott. V. Spataro dal 1999, 9282 documenti.

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Informatica nazionale 11.02.2015    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Quintarelli, nella notte: approvato all'unanimita' emendamento per internet in costituzione, nonostante pareri contrari di tutti

Sa di rivoluzione, di colpo di stato, di cambiamento epocale. Ed e' cosi'. Con quante parole ? Pochissime. Articolo 117, non 177.
Spataro

 

In Parlamento si parla della riforma costituzionale.
 
Ci sono temi vari, Quintarelli si occupa di internet.
 
L'arrt. 117 emendato proponeva nel testo originale:
 
  1. L'articolo 117 della Costituzione è sostituito dal seguente:
      «Art. 117. – La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea e dagli obblighi internazionali.
      Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
...

          r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e locale; opere dell'ingegno;

Quintarelli propone di aggiungere poche parole.
 
Proposta emendativa pubblicata nell'Allegato A della seduta del 10/02/2015 31.26. approvatoAl comma 1, capoverso Art. 117, secondo comma, lettera r), dopo le parole: dei dati aggiungere le seguenti:

, dei processi e delle relative infrastrutture e piattaforme informatiche.

Tutti i pareri contrari, Quintarelli ritira l'emendamento scusandosi di non averlo saputo spiegare bene. Non basta parlare di dati, ma di tutto, quindi anche di processi , infrastrutture e piattaforme.
 
Significa avere legislazione nazionale sull'informatica italiana tutta.
 
A questo punto tutti votano d'accordo per accogliere l'emendamento che non viene ritirato.
 
Senza Quintarelli questa cosa che alcuni diranno ovvia non sarebbe stata fatta.
 
Grazie.
 
Al link lo stenografico della seduta. A memoria d'uomo, mai emendamento con tutti i pareri contrari รจ stato mai approvato all'unanimita'.
 
 
Dallo stenografico:
 
GIUSEPPE STEFANO QUINTARELLI. Signor Presidente, membri del Governo, colleghi, per la prima volta prendo la parola in quest'Aula per fare un gesto che dimostra concretamente il mio sostegno al Governo ritirando il mio emendamento. Purtroppo, non sono stato capace, nelle ultime settimane, di spiegarne l'utilità e di convincere dell'importanza, sia di questo, tanto della sua riformulazione semplificata, ovvero l'emendamento 31.708, già ritirato dal collega Coppola. La lettera r) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione, che prevede una competenza centrale dello Stato nel coordinamento informatico solamente dei dati, nasce in un'epoca di fatto pre-Internet, quando ci si scambiava i dati con stampe, nastri e dischi. Oggi, nel secolo della rete, limitare il coordinamento informatico ai soli dati è come accordarsi su dimensione del pallone e del campo, ma non su come funzionano rimessa laterale e fuorigioco.
  Sono convinto che, in un'epoca in cui Internet rende il mondo un punto, rinunciare al coordinamento informatico equivalga a rinunciare a una leva importante per l'efficacia della macchina amministrativa, anche in termini di riduzione di duplicazioni, sprechi e inefficienze, a beneficio di cittadini e imprese. Non sono riuscito a convincere il Governo di questo indirizzo, dell'opportunità di entrare nel merito dell'articolo 117, almeno in questo comma, ma sono fiducioso che vi possano essere nel prossimo futuro altre occasioni per provvedimenti che vadano nella stessa direzione. Con questo spirito di sostegno concreto all'azione del Governo, ritiro il mio emendamento 31.26 (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).

  PRESIDENTE. Mi viene detto che il gruppo di Forza Italia ha fatto proprio l'emendamento 31.26.
  Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.

  ANTONIO PALMIERI. Signora Presidente, vorrei appunto annunciare all'Aula che io personalmente apprezzo l'intervento del collega Quintarelli che ha dimostrato la sua sensibilità personale e anche politica nel suo primo intervento in quest'Aula Pag. 125e di questo gli va reso atto, perché – lo voglio dire a tutti i colleghi che magari non lo conoscono – Stefano Quintarelli è uno dei padri di Internet nel nostro Paese. Per questo motivo ho chiesto al presidente Brunetta che il mio gruppo facesse proprio questo emendamento, perché, come l'onorevole Quintarelli testé ha detto, è un emendamento che serve, che è veramente utile, perché ci consente di superare quella drammatica frammentazione che impedisce che, nel nostro Paese, finalmente, la tanto auspicata da tutti noi digitalizzazione possa effettivamente avere atto e prendere piede. Da questo punto di vista, noi crediamo che sarebbe importante, e mi rivolgo in questo momento al Governo, accogliere questo emendamento.
  Lo dico al Ministro Boschi e ai sottosegretari presenti; accogliere questo emendamento non modifica l'impianto di riforma della Costituzione, non modifica i contenuti della riforma, non modifica come è fatto il Senato, non modifica i poteri del Premier, è semplicemente una modifica necessaria per il nostro Paese e il funzionamento della pubblica amministrazione, che è uno degli obiettivi che questo Governo – così come anche i nostri governi – ha messo come caposaldo della propria iniziativa e per la quale ci siamo spesi noi con il Ministro Stanca e il Ministro Brunetta, con due codici della pubblica amministrazione digitale, proprio per tentare di superare questi ritardi che ancora ci angustiano. Allora, io veramente mi rivolgo al Governo, perché cambi il proprio parere, accolga l'invito che viene da un deputato della sua maggioranza, accolga l'invito che viene anche da altri parlamentari che fanno parte di Intergruppo Innovazione e che condividono il merito di questo emendamento, che fanno parte di questa maggioranza. È veramente un emendamento di totale sostanza, serve al Paese, serve a tutti. Lo dico per l'ennesima volta, non modifica l'impianto della riforma che state portando avanti, che stiamo portando avanti, nella fatica di questa serata e veramente sarebbe un gesto da parte vostra, non solo di attenzione rispetto ai parlamentari della vostra maggioranza, ma anche di rispetto nei confronti di quello stesso programma che voi dite di voler attuare.
  Quindi, veramente, lo dico per l'ultima volta, mettetevi una mano sulla coscienza digitale, se ce l'avete, perché se realmente volete far fare al nostro Paese quel salto in avanti che da tanti anni, in tanti, stiamo cercando di fargli fare, questa è una gigantesca occasione. Lo avete già fatto accogliendo l'emendamento del collega Coppola sull'inserimento in Costituzione della trasparenza negli atti della pubblica amministrazione, fate anche questo secondo passo. È un passo piccolo, ma veramente importante e decisivo. Fatelo, veramente, è una cosa che serve davvero a tutti. Vi ringrazio – non lo farete e perderete un'occasione – ma vi ringrazio però, perché vedo che mi avete ascoltato in modo compunto e mi avete dato una soddisfazione che condivido con il collega Quintarelli che meritava una migliore sorte per il suo emendamento (Applausi).

  PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buttiglione. Ne ha facoltà.

  ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo emendamento certamente non ha alcuna intenzione di alterare gli equilibri di questa riforma costituzionale. È invece un emendamento fortemente migliorativo perché porta la Costituzione su un terreno che è decisivo per il futuro del Paese: ci aiuta ad entrare in quella economia della conoscenza e a fare entrare nella coscienza del paese la priorità di una economia della conoscenza, di un'economia digitale e ci attrezza meglio per cominciare ad aprire una prospettiva politica che è tanto decisiva quanto – ahimè – trascurata e poco interiorizzata dalle forze politiche. So che l'onorevole Quintarelli ha discusso, preparato, riscritto questo emendamento con tanti parlamentari che sono in quest'aula e che appartengono a tutte le forze politiche (credo forse più al PD che ad altre, ma potrei sbagliarmi), al di là di ogni confine di partito con una preoccupazione Pag. 126veramente costituente. Vorrei pregare il Ministro Boschi e vorrei pregare il Governo di fare una riflessione su questo perché credo sia bene per l'Italia. Oltretutto, mostrare al riguardo una certa disponibilità metterebbe in evidenza il fatto che il Governo non è a priori contrario a qualunque emendamento ma sa discernere ed accogliere quelli che, condividendo lo spirito fondamentale delle riforme, aiutano a fare riforme migliori, più calibrate sui bisogni dell'Italia.

11.02.2015 Spataro
Quintarelli




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