Dal sito garanteprivacy.it: "In riferimento all'obbligo, finora previsto, dell'aggiornamento entro il 31 marzo di ogni anno del Documento Programmatico per la Sicurezza (DPS), si segnala che il d.l. 9 febbraio 2012, n. 5 - attualmente all'esame del Parlamento per la conversione in legge - ha, tra l'altro, modificato alcune disposizione del Codice in materia di protezione di dati personali, sopprimendo in particolare dagli adempimenti in materia di misure minime di sicurezza proprio il Documento Programmatico per la Sicurezza (DPS).
Pertanto, salvo che intervengano modifiche da parte del Parlamento, l'obbligo di redigere e aggiornare periodicamente il citato DPS è venuto meno."
Con queste parole c'è tutto il fatto.
Poco potremmo aggiungere, se non che era un adempimento odiato da troppi anche per la datazione e le sanzioni.
Ma resta utile, soprattutto per chi lavora su internet.
Resta utile perchè per ogni trattamento dobbiamo informare gli utenti. Quindi, diciamolo chiaramente, è una difesa migliore per il titolare dei dati che in un unico documento può scrivere tutto quello che gli utenti devono sapere.
Senza dps bisognerà ricostruire l'informativa volta per volta, in ogni singolo form.
E spesso il titolare dimenticherà il principio cardine: non è il dato al centro, ma il modo in cui gestiamo i dati.
Averne un elenco aiuta tutti.
Certamente si potrà realizzare con meno ansia. E forse è una opportunità da non perdere.