Il caso Elly, come altri simili, partano da genericissime contestazioni di illecito.
In poche parole: "ho visto che hai almeno x copie illegali del film, e con il tuo motore di ricerca ne vedo tanti altri. Cancellali tutti" questo, da domani, non potrà più essere detto.
"non è sufficiente che il titolare dei diritti si limiti, come accaduto nel caso di specie, ad una generica contestazione relativa alla messa a disposizione del pubblico, anche attraverso i servizi dell’intermediario della comunicazione, di contenuti sui quali assume insistano propri diritti d’autore, essendo, piuttosto, necessario che indichi in maniera puntuale i link a tali contenuti, dando prova del carattere non autorizzato della loro diffusione".
Da leggere Guido Scorza su Wired, al link sotto indicato. Ce n'è per tutti, potrebbe essere la pietra miliare che torna far ad applicare un diritto fondato sulle leggi da un diritto fondato sulla giustizia interpretata creativamente e sommaria.
Mi vengono in mente i civilisti di una volta. Quelli che sapevano di interpretazione sistematica.