Ometto ogni commento per via dell'eccesso di futilità lette sulla maggior parte dei siti, lasciando ad una minoranza sottolineare i corretti di principio di diritto.
Il produttore di un film contesta ai motori di ricerca i link illegali a spezzoni e parti integrali del film. Poi, anche in giudizio, rifiuta di indicarli e chiede la condanna alla rimozione di tutti i link eccetto quello ufficiale.
Il produttore perde su tutte le richieste eccetto, in parte, quella contro Yahoo.
Se contesto dei link illegali, sono pregato di indicarli come illegali e perche', non di lasciarli all'immaginazione altrui.
La direttiva recepita in Italia sul commercio elettronico impone la contestazione dell'illecito.
"Tizio mi ha rubato i soldi !": chi, quando, dove, come e quanti, per dimostrare che si avevano dei soldi e che sono stati sottratti.
Su internet si vorrebbe invertire l'onere della prova.
Yahoo annuncia ricorso contro il cautelare (sempre inviando una comunicazione a Quintarelli e non su Yahoo).
Testo della sentenza al link indicato da Quintarelli.
Sullo sfondo una società di consulenza molto attiva nella tutela dei produttori e l'annuncio di voler agire anche contro youtube.
Cito Quintarelli per capire quanto è importante l'individuazione del link negli Usa:
In USA anche il DMCA richiede la specificità dell'individuazione del link da rimuovere che inoltre ha un contrappeso importante per prevenire abusi: se io ti chiedo di rimuovere un link, devo fare una dichiarazione giurata che io sono il titolare del diritto di richiederti ciò; se poi non è vero, passo dalla pate del torto.
Link utili:
- http://blog.quintarelli.it/blog/2011/03/yahoo-intende-fare-ricorso-contro-lordinanza-del-tribunale-di-roma.html
- http://blog.quintarelli.it/blog/2011/03/ecco-lordinanza-re-yahoo.html