In Italia si può sequestrare un sito o una pagina per vari motivi. Non essendo penalisti non mi addentro per non dire sciocchezze, ma in fondo al testo troverete l'elenco di link sul punto sequestro preventivo e probatorio e altri aspetti.
Mi rivolgo quindi ai gestori dei siti.
C'è da registrare che una volta si spegnava l'intero sito. Ora sembra essere passata l'informazione che si può spegnere la singola pagina, in tanti modi.
Il caso sottoposto alla Cassazione è di chi si oppone al sequestro "coinvolgendo" la normativa sulla stampa.
La Cassazione sorvola velocemente sugli istituti e le norme anche internazionali che regolano i diritti umani, ma si esprime chiaramente sul punto centrale: se il provvedimento è fondato su:
"da effettiva necessità e da adeguate ragioni, il che si traduce, in concreto, in una valutazione della possibile riconducibilità del fatto all'area del penalmente rilevante e delle esigenze impeditive tanto serie quanto è vasta l'area della tolleranza costituzionalmente imposta per la libertà di parola.", allora il sequestro è legittimo.
Per quanto riguarda il gestore di sito internet quindi il consiglio e', come sempre, rimuovere tutto alla minima contestazione, e pretendere dai lettori tramite apposito disclaimer (clausola) nelle condizioni d'uso che venga contestata una pagina, indicandola, per la rimozione.
Insomma, dati i tempi, i furbetti che volessero avviare una denuncia senza contestare prima la pagina e chiederne la rimozione, dovrebbero poi giustificare il loro comportamento inutilmente eccessivo, visto che il gestore si mette a disposizione.
Poi il gestore deve far seguito alle richieste, senza entrarvi nel merito. Se ha diritto di parola potrà esercitarlo con più calma e in altro post, in altro contesto.
Sotto il profilo pratico se una contestazione arriva è perchè di solito ci sono dei problemi reali. Non sempre, ma in ogni caso è utile gestire il sito per fare cose utili, non per sollecitare contrasti.
Anche se è ovvio: più diventi letto e più troverai nemici (v. troll in dizionario).
Caso a parte è Wikipedia: ma visto che dopo youtube e google si vorrebbe minare alla base anche wikipedia, non dirò cosa ne penso.
Per gli avvocati invece segnalo come approfondire il tema, spinoso e ampio:
- Sequestro preventivo di articolo su sito internet: Cassazione 7155 del 2011
- http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-02-25/sequestro-anche-blog-064155.shtml?uuid=Aa1oTIBD#continue
- http://scialdone.blogspot.com/2011/02/cass-sez-v-penale-sentenza-71552011-la.html
- http://scialdone.blogspot.com/2011/02/la-legittimita-del-sequestro-preventivo.html
- http://scialdone.blogspot.com/2011/02/sempre-sul-sequestro-preventivo-di-un.html
- http://daily.wired.it/blog/law_and_tech/blog-e-sequestri-nel-basso-impero.html
- http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=62072
- http://www.fulviosarzana.it/blog/la-cassazione-e-il-sequestro-preventivo-della-stampa-on-line-un-terremoto-giudiziario-in-arrivo-in-esclusiva-la-sentenza-integrale-del-caso-barbacetto/