In questi mesi abbiamo parlato piu' volte di diritto di rettifica e di decreto Romani, due istituti che piegano la rete.
Parliamo del diritto di rettifica.
Non voglio entrare nel merito di ogni testo, ma arrivare alla sintesi pratica di quello che serve sapere.
Con il diritto di rettifica si applica il diritto di rettifica della stampa anche ai "siti internet".
In poche parole si porta ai gestori dei siti la responsabilita' del direttore di periodico.
Come veniva gestita la rettifica ?
Tramite l'Agcom, e i corecom per territorio.
Ogni corecom regionale ha l'elenco degli editori, valuta la richiesta ricevuta e ordina al direttore la pubblicazione.
Come ordina ? Tramite i recapiti che il direttore / editore comunica al corecom, che e' inserito nel Roc, presso l'agcom. Ecco perche' e' facile avere gli indirizzi e i recapiti ai quali comunicare di eseguire la rettifica.
Quindi sara' necessario capire come il Corecom contestera' ai gestori dei siti internet materialmente l'obbligo di rettifica.
Rettifica che, passando dal corecom, verra' vagliata nella sua consistenza formale.
Personalmente, nel silenzio di tutti quanti parlano ma ancora non spiegano (ma da oggi grazie a questo post vedrete che ne parleranno tutti), sara' necessario un regolamento che dica ai corecom come prendere contatto con i blogger per evitare che la sanzione venga contestata se non rispondono.
Potrebbe essere una occasione per mettere a punto uno strumento universalmente utilizzabile, ma bisogna concordarlo con il corecom o l'agcom che presumibilmente fara' il regolamento.
Insomma: non sara' una telefonata ad un telefono voip solo segreteria telefonica. Sara' una procedura da definire. In assenza, potrebbero divertirsi ad usare la tecnica per i periodici, inventandosi loro un recapito. Ma assumendosi la responsabilita' della scelta del recapito.
Vedo all'orizzonte un bel censimento di tutti coloro che usano internet in Italia, chiedendo un recapito per le notifiche dei diritti di rettifica. Forse.