Google sa benissimo che non tutti guadagnano allo stesso modo con la pubblicità.
C'e' chi ha piu' pagine, chi rende meglio, chi ha altri punti di forza.
L'illusione di tutti oggi e' che la piattaforma Adsense e' stata utilizzata allo stesso modo per tutti, piccoli e grandi publisher.
Certo, potevano esserci alcune differenze per alcuni inserzionisti come per alcuni publisher, ma fondamentalmente i criteri erano uguali per tutti.
Oggi sul web viene segnalata la nascita di Google Ad Exchange, un sistema per mettere all'asta spazi pubblicitari di grandi siti e agenzie pubblicitarie, al fine di far rendere meglio la pubblicità ai publisher.
La domanda e': se le grandi agenzie prima usavano adsense, ora perche' non dovrebbero cercare di usare adexchange ?
Il problema e' che per partecipare a adexchange bisogna chiedere di farne parte ed essere ammessi, mentre su Adsense e' automatico.
Con molta probabilità gli investitori maggiori andranno su adexchange, lasciando i mille piccoli investitori ai mille piccoli siti su adsense.
Che significa tradire il principio della lunga coda: le condizioni offerte in piccole quantità sono uguali a quelle in grande quantità, che ha fatto la fortuna di Amazon.
Insomma: la crisi impone di far rendere meglio chi ha piu' da investire. Con Doubleclick, in modo diverso da Adsense.