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Comunicazione 21.08.2009    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

La Commissione affronta una nuova sfida della società dell'informazione: l'educazione ai nuovi media

"sensibilizzare maggiormente il pubblico ai numerosi messaggi mediatici che riceve, siano essi pubblicità, film o contenuti in linea."
Spataro

 

I


Il modo in cui utilizziamo i media sta cambiando: per l'enorme quantità di informazioni disponibili non è più sufficiente saper leggere, scrivere o utilizzare un computer. La Commissione europea ha oggi avvertito che i cittadini europei di tutte le età rischiano di non godere dei benefici dell'odierna società dell'informazione ad alta tecnologia se non ci sarà un maggiore impegno per educarli ai media, consentendo loro di accedere a immagini, suoni e testi, di analizzarli e valutarli, nonché di utilizzare gli strumenti, nuovi e tradizionali, per comunicare e creare contenuti mediatici. La Commissione ha affermato che i paesi dell'Unione e l'industria dei media devono sensibilizzare maggiormente il pubblico ai numerosi messaggi mediatici che riceve, siano essi pubblicità, film o contenuti in linea.

"Interagire con i media oggi giorno significa molto di più che scrivere a un giornale. Grazie ai media, soprattutto alle nuove tecnologie digitali, sempre più cittadini europei possono partecipare al mondo della condivisione, dell'interazione e della creazione. Oggi i consumatori possono creare i propri contenuti e realizzare nuove opere trasformando i contenuti di terzi" ha dichiarato Viviane Reding, commissario per la Società dell’informazione e i media. "Tuttavia le persone che non possono usare i nuovi media come le reti sociali o la televisione digitale avranno difficoltà a interagire con il mondo che li circonda e a prendervi parte. Occorre fare in modo che tutti siano educati ai media così che nessuno sia escluso. Ci si rivolge sempre ai cittadini, ma loro possono rispondere? Metterli in grado di utilizzare i media con competenza e creatività sarebbe un passo avanti verso una nuova generazione di partecipazione democratica".

Per partecipare all'odierna società dell'informazione, è necessario comprendere il funzionamento dei vari media (vecchi e nuovi). Questo è il motivo per cui oggi la Commissione europea ha adottato (su invito del Parlamento europeo) degli orientamenti in materia esortando i paesi membri e l'industria a promuovere l'educazione ai media fra i cittadini Europei attraverso attività che li aiutino ad accedere a tutti i media cui sono esposti (televisione, cinema, radio, musica, stampa, Internet e tecnologie di comunicazione digitale), a comprenderli e a valutarli con spirito critico.

L'educazione ai media può migliorare il modo in cui il pubblico utilizza i motori di ricerca, può insegnare agli alunni come si realizza un film o come funziona la pubblicità. In alcuni paesi (ad esempio in Svezia, Irlanda e nel Regno Unito) l'educazione ai media fa già parte dei programmi scolastici. Il sito Internet britannico kidSMAR T insegna ai giovani come usare i siti di socializzazione in rete in modo sicuro. L'educazione è un settore di competenza nazionale, ma la Commissione oggi ha invitato i paesi dell'Unione europea ad aprire un dibattito su come attribuire un ruolo importante all'educazione ai media nella scuola.

Coloro che utilizzano i media devono essere consapevoli dei rischi connessi alla diffusione dei loro dati personali: più sono competenti nell'utilizzo di queste tecnologie ed esperti su come funziona la pubblicità in linea, meglio possono tutelare la propria privacy. I più eruditi sui media avranno anche una maggiore curiosità in materia ed esploreranno il loro patrimonio culturale e le recenti opere culturali europee.

Dalla relazione della Commissione "Europa digitale", pubblicata all'inizio del mese (IP/09/1221) , emerge che gli europei stanno diventando sempre più competenti nell'utilizzo del computer e della rete (il 60% sa usare gli strumenti informatici), un aspetto essenziale dell'alfabetizzazione mediatica. Il 56% di tutti i cittadini europei si connette a Internet almeno una volta alla settimana (rispetto al 43% nel 2005) e sempre più persone dei gruppi più svantaggiati usano la rete (si veda l'allegato).

Un maggior numero di persone con un basso livello d'istruzione si connette a Internet (dal 53,5% nel 2005 al 62,5% nel 2008, dove il 100% corrisponde all'utilizzo di Internet da parte dell'intera popolazione). Anche un maggior numero di disoccupati usa la rete (dal 74,4% nel 2005 all'80,3% nel 2008) e il livello di utilizzo di Internet fra le donne è ormai quasi uguale a quello sulla popolazione complessiva dell'Unione europea (aumentando dall'88,4% nel 2005 al 94,6% nel 2008). Dal 2006, le competenze in materia di computer e di Internet fra le donne, i disoccupati e le persone di età superiore ai 55 anni sono cresciute di almeno il 3% rispetto alla popolazione totale.

Tuttavia, sebbene i prezzi delle connessioni, soprattutto della banda larga, siano sempre più alla portata di tutti, il 24% dei cittadini europei senza Internet a casa afferma di non averlo per mancanza delle capacità necessarie per usarlo.

Contesto

L'educazione ai media sviluppa la capacità di accedere ai media e al loro contenuto, di comprenderne e valutarne in modo critico i diversi aspetti e di comunicare in una pluralità di situazioni. Essa riguarda tutti i media, fra cui la televisione, il cinema, la radio, la musica registrata, la stampa, Internet e tutte le altre tecnologie digitali.

Nel 2007 la Commissione ha pubblicato una comunicazione sull'educazione ai media ( IP/07/1970 ) nell'ambito dell'iniziativa generale volta a creare un mercato unico per il settore audiovisivo, la quale comprende anche la direttiva servizi di media audiovisivi ( MEMO/08/803 ), che stabilisce norme transfrontaliere in settori quali la pubblicità, e il programma MEDIA 2007 a favore del cinema europeo ( IP/07/169 ). La Commissione promuove inoltre l'educazione ai media mediante progetti di alfabetizzazione cinematografica nell'ambito dell' azione preparatoria MEDIA International . Questa iniziativa favorisce azioni, soprattutto rivolte ai giovani, di educazione e sensibilizzazione reciproca alle opere cinematografiche e audiovisive di paesi terzi.

La raccomandazione odierna della Commissione sull'educazione ai media è disponibile all'indirizzo:

http://ec.europa.eu/avpolicy/media_literacy/index_en.htm

La relazione sulla competitività digitale in Europa è disponibile all'indirizzo:

http://ec.europa.eu/i2010

21.08.2009 Spataro
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