Ecco la parte piu' interessante, documento completo al link indicato:
"In questi giorni, la FAPAV ha indirizzato una diffida ufficiale a Telecom Italia S.p.A., il maggiore fornitore di connettività del nostro Paese, chiedendo l’adozione di opportuni accorgimenti informatici volti a impedire le violazioni del Diritto d’Autore sulla rete Internet, sia bloccando l’accesso a quei siti attraverso i quali vengono messi a disposizione contenuti illeciti e sia comunicando agli utenti della rete l’illiceità della loro condotta.
"Inoltre FAPAV chiede a Telecom Italia di comunicare alle Autorità di Pubblica Sicurezza i dati idonei a consentire a quest’ultima di adottare gli interventi di sua competenza."
Due richieste veramente straordinarie, le seguiremo.
Fapav e' la Federazione Anti - Pirateria Audiovisiva nata nel 1988.
Interessante leggere i commenti giuridici a sostegno su punto informatico: tesi affascinanti, ma secondo me infondante.
Si parla di costituzionalità e proporzione della reazione del diritto agli illeciti.
Tuttavia il metodo e la sanzione proposti sono incostituzionali e sproporzionati: infatti per tutelare gli interessi di alcune aziende contro la violazione del diritto d'autore di alcuni, si chiede di monitorare permanentemente tutti i contenuti di tutti gli italiani, non solo per sanzionare per violazione del diritto d'autore, ma anche per sospendere ogni comunicazione personale a mezzo internet.
Secondo voi, questa e' proporzione ?
Sulla questione della costituzionalità poi basta ricordare che in Francia non e' dato affatto per scontata. Cosi' come in Italia, qualora lo si facesse. Per non parlare del rispetto delle normative europee, codice delle comunicazioni e direttiva ecommerce che affermano un principio sempre piu' condiviso nel mondo e riconosciuto proporzionato: chi trasmette solamente non risponde dei contenuti, salvo sappia, pur non avendo l'obbligo di monitorare ogni comunicazione.
Naturale. Ovvio. Proporzionato.