"Sono convinta che il Presidente Obama avrà il coraggio, la saggezza e rispetto per la dimensione globale di internet per avviare nel settembre prossimo un processo che porterà a un nuovo modello di governance di internet, più responsabile, trasparente, democratico e multilaterale", ha affermato la Commissaria nel suo messaggio video di stamattina. "È giunto il momento di agire. E l'Europa è pronta a sostenere in questo il Presidente Obama."
La Commissaria ha sottolineato che "Il momento della verità sarà il 30 settembre, quando scadrà l'accordo in vigore tra l'ICANN e il governo USA. Allora sarà possibile procedere alla privatizzazione dell'ICANN. Occorrerà inoltre stabilire a chi quest'organismo dovrà rispondere a partire dal 1º ottobre."
L'ICANN, istituito nel 1998 in California con l'accordo del Governo USA, tratta le problematiche più sensibili connesse alla governance di internet, come i domini di primo livello o la gestione del sistema di indirizzi internet, che permette a milioni di computer di collegarsi l'un l'altro.
"È assolutamente necessario che l'ICANN sia soggetto all'obbligo di rendicontazione", ha affermato Viviane Reding. "La decisione giusta è quella dell'amministrazione Clinton, ossia privatizzare progressivamente il sistema dei nomi di dominio e degli indirizzi internet. A lungo termine non è difendibile che un ministero di un solo paese abbia il controllo su una funzione di internet usata da centinaia di milioni di cittadini nei paesi di tutto il mondo."
La Commissaria europea Reding ha anche descritto la forma che potrebbe assumere un nuovo modello di governance di internet dopo il 30 settembre:
- piena privatizzazione e indipendenza dell'ICANN, che sia soggetta al rispetto delle norme più rigorose di funzionamento delle imprese, in particolare sul piano della trasparenza finanziaria e dell'obbligo di rendicontazione interna, e a un effettivo controllo giurisdizionale;
- un forum multilaterale che permetta ai governi di discutere gli orientamenti generali in materia di governance di internet, come un "G12 per la governance di internet", ossia un gruppo informale di rappresentanti governativi, che si riunisca almeno due volte l'anno e sia autorizzata a presentare all'ICANN, se del caso, raccomandazioni adottate a maggioranza. Il gruppo sarebbe in grado di reagire rapidamente in caso di minacce alla stabilità, alla sicurezza e all'apertura di internet. Per l'equilibrio geografico il G12 per la governance di internet comprenderebbe due rappresentanti per l'America del Nord, due per l'America del Sud, due per l'Europa e due per l'Africa, tre rappresentanti per l'Asia e l'Australia più il presidente dell'ICANN come membro senza diritto di voto. Potrebbero anche partecipare come osservatori le organizzazioni internazionali che hanno competenze in questo settore.
Il 6 maggio la Commissione europea ospiterà una prima audizione pubblica a Bruxelles per dare alla comunità degli utenti europei di internet la possibilità di esprimere le proprie aspettative sulla futura governance di internet.
Contesto
Per molti anni l'Unione europea ha svolto un ruolo di primo piano nel dibattito internazionale sulla governance di internet. La Commissione europea ha sollecitato più volte l'istituzione di un sistema di governance di internet pienamente affidato al settore privato, senza interferenze governative nella sua gestione quotidiana (v. IP/06/1297) e ha appoggiato un dialogo aperto tra tutte le parti in causa sulla governance e sullo sviluppo di internet (IP/06/1491). La Commissione europea partecipa anche al Comitato consultivo dei governi (GAC, Governmental Advisory Committee) dell'ICANN, la cui finalità principale è dare consulenza all'ICANN sugli aspetti della sua attività di coordinamento attinenti alle politiche pubbliche.
Il messaggio video della Commissaria Reding è disponibile sul sito:
http://ec.europa.eu/commission_barroso/reding/video/index_en.htm
Per ulteriori informazioni sull'audizione pubblica in merito alla governance di internet, organizzata dalla Commissione europea il 6 maggio a Bruxelles, invitiamo a visitare il sito:
http://ec.europa.eu/information_society/policy/internet_gov/index_en.htm