E' uscito e tutti ne parlano. La presentazione online e' degna del costruttore di emozioni quale e' Steve Jobs.
Insomma, una scocca tutta nuova, un nuovo touchpad, un nuovo monitor e brividi di qualità.
Pensando alla funzionalità il chip video e' Nvidia, 5 volte piu' veloce.
Per il resto tutto uguale.
Diciamo che hanno aggiornato l'hardware allo stato dell'arte. Quello che si puo' fare con il mac e' lo stesso che si poteva fare prima, quindi lo penserei per chi vuole aggiornare vecchie macchine o chi era ancora indeciso.
Ma la vera rivoluzione resta il net book, computer tanto piccolo da poter essere messo in mezza 24 ore. Questi non lo sono.
Se volessi distinguere le emozioni dall'acquisto, non penserei due volte ai netbook o, molto meglio, ai nuovi mini pc da mettere in casa accanto alla tv.
L'idea di vedere le foto in alta qualità sulle nuove televisioni intriga molto piu' di un macbook con un nuovo vestito.
Le rivoluzioni, quindi, sono per ora altrove. Anche se queste novità rendono l'acquisto di un macbook ancora piu' emotivamente coinvolgente. Per gli studenti poi viene proposta una soluzione per avere anche un ipod.
E allora si capisce: si vuole diventi la macchina di moda per chi studia e ascolta musica, sul notebook o in giro.
E la vera rivoluzione e' la multimedialità in giro. Studiare l'inglese o ascoltare un sito sull'ipod e' sempre piu' una realtà nelle scuole americane. In Italia pensiamo ancora a Gelmini, mentre l'apprendimento si fa sempre piu' online.