Enzo Mazza viene associato a case discografiche, quindi "brutto e cattivo". Niente di piu' sbagliato.
Scusate se banalizzo, ma ci sono state polemiche veramente sterili sul web.
L'ho ascoltato il 12.9.2008 e la certezza che mi ha trasmesso e' che anche la Fimi ha interesse perche' internet funzioni e permetta di distribuire i contenuti.
Piu' si possono distribuire e meglio e', perche, con chi fa gli accordi, ci sono guadagni per tutti.
Un passaggio e' stato molto interessante: oggi chi usa musica su youtube fa guadagnare l'autore, perche' si e' arrivati ad un accordo per i quale youtube paga i diritti per la musica usata dagli utenti (in inghilterra).
Ho cercato qualcosa di piu' in rete e ho trovato:
- EMI, una delle più impotanti case discografiche mondiali ha annunciato l'accordo con Youtube attraverso il quale saranno disponibili video musicali dei cantanti EMI Music. - da: http://www.webmasterpoint.org/
- La britannica MCPS-PRS Alliance ha comunicato nella giornata di ieri di aver raggiunto un accordo con YouTube per il pagamento di un fortait sui diritti musicali. da: http://phoenixmac.blogspot.com
Forse l'accordo riguarda la Siae americana. Chiedero' maggiori informazioni.
Altra sottolineatura che Mazza ha fatto e' stata per il costo dei cd vergini: l'importo in piu' pagato per la copia privata e' un qualcosa che va bene ai discografici. Meglio sarebbe se si potessero pagare anche gli autori emergenti, ma per fare questo e' necessario far funzionare gli abbonamenti a pagamento che permettono di tenere traccia di quanto un brano piace e per questo ripartire i proventi anche con gli autori effettivi dei brani piu' ascoltati, non (come ora), gli autori piu' affermati nel passato (che si presume vendano di piu').
Insomma: tutti vogliono che la musica circoli sempre di piu'. Il problema effettivamente e' facilitare la diffusione della musica legale e remunerare l'autore della canzone senza meccanismi presuntivi.
Insomma: sarebbe una bella battaglia da fare tutti insieme.