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Osservatorio sul diritto e telecomunicazioni informatiche, a cura del dott. V. Spataro dal 1999, 9324 documenti.

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Adsl 30.11.2005    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Ricorso d'urgenza al Tribunale di Milano contro Telecom Italia da parte di Assoprovider.

L'istanza è stata presentata per protestare contro l'attività messa in pratica da Telecom in seno all'offerta Teleconomy Internet prima di opportuna offerta wholesale
Spataro

 

A

Assoprovider, insieme ad altre Associazioni di operatori, ha chiesto l’intervento del tribunale civile di Milano per porre termine alla commercializzazione dell’offerta “Teleconomy Internet” viste le gravi violazioni al criterio di replicabilità ed in assenza di un'offerta wholesale per gli altri operatori.

Il tribunale civile di Milano ha fissato l’udienza per il 14 dicembre prossimo.

Nel ricorso per provvedimento d’urgenza ex art 700 predisposto dallo Studio Legale dall’Associazione si chiarisce come l’offerta di accesso ad Internet in modalità dial-up denominata Teleconomy , rivolta alla clientela finale con una tariffazione mensile flat rispettivamente di € 10 per le linee analogiche RTG e di € 19,2 per le linee ISDN, non abbia alcuna offerta wholesale equivalente rivolta agli operatori concorrenti, e dall'analisi dei profili economici e concorrenziali, risulta pertanto impossibile competere con offerte alternative, ostacolando così la realizzazione di reti e servizi da parte degli Internet Service Provider, a discapito della concorrenza e dei consumatori.

È opportuno ricordare che la mancanza di concorrenza ha da sempre come diretta conseguenza la revisione della politica tariffaria a discapito degli stessi consumatori.

A quanto pare le indicazioni dell’Autorità Garante delle Comunicazioni nella stessa direzione sono state del tutto ignorate da Telecom Italia che ha continuato la commercializzazione dell’offerta in questione determinando un consistente danno economico all’insieme degli aderenti ad Assoprovider, come risulta dalla diminuzione del minutaggio complessivo dell’utenza free dial-up degli ISP associati e dall’oggettiva difficoltà di recupero della quota di mercato, che viene inevitabilmente perduta..

La necessità di richiedere una misura così drastica risulta chiara dall’evidente perdita di clientela registratasi a partire dal lancio dell’offerta dall’insieme degli ISP associati ad Assoprovider.

Perdita che va a influire notevolmente sulle già cattive condizioni di salute di una intera classe di PMI costrette a lottare quotidianamente per la sopravvivenza visti i continui abusi dell’Incumbent, la mancanza di controlli delle autorità, e l’assenza di scelte politiche coraggiose in loro difesa.

30.11.2005 Spataro
Assoprovider


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