Terminale: cosa significa - dizionario

Utilizzato per identificare l'hardware o il software che permette la connessione ad altre risorse lontane ma collegate dall'unità che si utilizza. Detto dell'hardware si intende sia il computer client che si collega ad un server per prendere dati sia del semplice monitor (disusato). Del software lo si diceva di programmi di comunicazione che, emulando terminali stupidi, consentiva di collegarsi a computer remoti tramite collegamento seriale (v. porta seriale). I terminali intelligenti erano i pc, in quanto dotati di autonoma capacità di elaborazione. I terminali stupidi invece erano monitor con un bios e porte particolari che consentivano solo il collegamento a server. Non erano in grado di eseguire operazioni da soli. Pur stupidi, erano utilissimi: vi erano software in grado di gestire su cpu intel 386 a 16 mzh (computer del 1986) con 4 mb di ram fino a 5 terminali oltre al computer centrale. Questo significa che, con un sistema operativo come il dos in versione detta concurrent era possibile gestire su macchine oggi inutilizzabili fino a 6 utenti contemporaneamente. I terminali normalmente erano a interfaccia a carattere. Ve ne furono altri grafici, ma la diminuzione dei costi dei pc non li rese economicamente convenienti.