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Osservatorio sul diritto e telecomunicazioni informatiche, a cura del dott. V. Spataro dal 1999, 9854 documenti.

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Dizionario 08.05.2012    Pdf    Appunta    Letti    Post successivo  

Play books: cosa significa

Lo store di libri di Google
Spataro

 

E

E così Google si è messa a vendere libri.

Il motivo è semplice: lei sa cosa interessa alle persone, quindi può offrirlo mentre cercano.

Questo veniva detto 18 mesi fa. In un anno Amazon ha spiazzato il mercato e io mi porto sempre in tasca il Kindle più dell'iphone e dell'ipad (sto diventando come Stallman delle eff :-)

All'epoca si diceva che il libro sarebbe sempre stato nella cloud. Questo mi crea qualche perplessità sulla consegna dei miei files che acquisto.

Ma soprattutto, non potendo leggerli sul kindle, non mi interessano.

Ecco come una buona idea può arrivare tardi.

Poi bisogna considerare l'intero ecosistema di Google, che lui stesso ha unificato.

Google permette di cercare, distribuisce e vende direttamente. Insomma, fa lui tutto, proprio tutto.

Si dira': anche Apple ed Amazon.

In realtà Google si è posto come l'intermediario per i contenuti, e ora allargandosi rende evidente la sua necessità di usare la sua posizione dominante. Il tema è stato già sollevato da altri più autorevoli di me, non svelo certo l'acqua calda.

Sta di fatto che la posizione di Google è diventata scomoda su internet: infatti chi crea cose nuove oggi fa di tutto perchè non siano indicizzabili troppo o per nulla da Google, e lo stesso ceo di Google lamenta la tendenza diffusa sul web di nascondergli le cose. Il web non è più aperto come una volta.

Vero. E' diverso. Anche per il modo in cui Google interpreta il suo: don't be evil.

In poche parole Google vende libri senza supporto, da un proprio store, legato al motore di ricerca.

Praticamente fa concorrenza ad Apple ed Amazon. Oppure incrementa la sua posizione dominante su Facebook ed Amazon.

Giuridicamente vi è un conflitto di interessi sui prodotti, lui che fa il pubblicatario. Vuole arrivare a marcare i propri prodotti come al supermercato ?

La rete è più diffusa. Facile mestiere prevedere che ci saranno cause, ogni qual volta Google amplierà il proprio settore merceologico.

Al momento bing e Yahoo offrono motori di ricerca più semplici e buoni al 98%. Vale la pena non dimenticarli, se per caso, come me, non siete passati a Twitter per cercare qualsiasi cosa in rete.

08.05.2012 Spataro



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